
11 Marzo 1973: 52 anni fa la Curva Sud divenne romanista
Tifosi
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Tra leggende, miti e rivisitazioni, c’è una storia di tifo che viene tramandata di generazione in generazione dando sfogo alla più viscerale e storica rivalità di questa città: Romanisti vs Laziali.
La data è nota a tutti: 11 marzo 1973.
Quel derby sul campo fu vinto dalla Lazio per 2-0, ma il successo più grande ancora oggi nella memoria di tutti avviene sugli spalti. La Curva Sud quel giorno divenne definitivamente giallorossa, con la storica ‘cacciata’ del pubblico biancoceleste, già in minoranza allora.

Il giorno della conquista della Sud
La settimana che precedeva quel derby era già carica di tensione. La Lazio, in qualità di squadra ospitante, aveva invitato i propri tifosi a occupare la Curva Sud tramite un comunicato ufficiale. Tuttavia, all’apertura dei cancelli, intorno alle 11 del mattino, i tifosi della Roma si trovarono di fronte a una scena inaspettata: un gruppo di laziali, entrati ancor prima dell’orario ufficiale, aveva preso posto nello storico “muretto di Dante”, simbolo della tifoseria giallorossa.
L’episodio scatenò immediatamente scontri e tafferugli, con i romanisti decisi a difendere quello che consideravano il loro territorio. Il gruppo di laziali, in netta inferiorità numerica, fu costretto a ritirarsi verso l’angolo vicino alla Tribuna Tevere, permettendo così ai tifosi giallorossi di occupare la Curva Sud. Al fischio d’inizio, tre quarti della curva erano ormai romanisti.
Nel derby successivo, nel dicembre 1973, i tifosi della Roma organizzarono dei picchetti per presidiare l’ingresso alla Curva Sud, impedendo ai laziali di riappropriarsene. Da quel momento, la tifoseria biancoceleste fu relegata stabilmente alla Curva Nord. Un evento che segnò la storia del tifo capitolino, ricordato ancora oggi come la “cacciata” dei laziali e la definitiva “conquista” della Sud da parte dei romanisti.