
Roma-Sampdoria, Pellegrini stringe i denti, dubbio Abraham
Rassegna stampa
Condividi l'articolo
Un giorno di allenamento personalizzato in palestra, 3 giorni di lavoro quasi normale.
All’andata decise la partita su rigore. Stavolta cercherà il primo gol su azione del suo campionato. E’ consapevole che finora il suo rendimento sia stato insoddisfacente, non è contento di sé e non cerca alibi. Ma è chiaro che gli infortuni – l’ultimo incidente contro la Real Sociedad gli ha lasciato una grande cicatrice sulla testa – lo hanno frenato perché gli hanno impedito di allenarsi con continuità e quindi di mantenere una buona condizione atletica. Pellegrini spera che gli eventi negativi si siano conclusi e che il mese di aprile gli riservi belle sorprese, scoprendo soprattutto un feeling tecnico con Dybala che può rendere la Roma molto più forte.
Domani sera, ancora con l’Olimpico pieno, non sono ammessi errori. Mourinho ha ricordato ai giocatori in questi giorni che sarebbe folle rivolgere il pensiero soltanto all’Europa League, in cui la Roma è arrivata “solo” ai quarti di finale. Nelle prossime 2 partite anzi, contro Sampdoria e Torino, sarebbe opportuno raccogliere il massimo dei punti per rientrare in zona Champions e poi dedicarsi al Feyenoord.
Certo la prima partita si annuncia complicata, a dispetto della differenza in classifica: con 4 squalificati e Karsdorp infortunato, Mourinho deve allestire una formazione emergenziale. Forse con Celik schierato sulla linea difensiva da braccetto di destra.
Il dubbio principale resta il centravanti. Nelle ultime due partite, derby compreso, il titolare è stato Belotti. Che peraltro non è mai stato pericoloso. Stavolta potrebbe toccare ad Abraham, che ha bisogno urgente di rilanciarsi. Come Pellegrini, ha peggiorato di molto il suo score rispetto allo scorso anno. Destinato al ruolo di uomo-mercato della prossima estate, deve ora dimostrare che la fase buia è passata.