Roma, domani il lancio della nuova maglia. Esordio in campo il 22 a Kosice. Dybala e Paredes tra i testimonial

Roma, domani il lancio della nuova maglia. Esordio in campo il 22 a Kosice. Dybala e Paredes tra i testimonial

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Roma e Adidas sono pronte a svelare la nuova maglia della prossima stagione.

Domani ci sarà il lancio ufficiale del kit home 24-25 che rappresenterà anche un omaggio a Campo Testaccio.

Nel corso di un evento andato in scena questa mattina presso lo store ufficiale di Adidas in via del Corso, è stata mostrata in preview ad alcuni media la nuova maglia ufficiale della prossima stagione.

L’esordio del kit home sarà a Kosice nel test amichevole del 22 luglio. Tra i testimonial che sfileranno nel video di presentazione e nelle immagini che saranno trasmesse domani ci saranno anche Paulo Dybala, Lorenzo Pellegrini e Leandro Paredes.

Confermato il look delle anticipazioni emerse in queste ultime settimane: sfondo rosso scuro con righine in oro.

Il perchè è spiegato da Miro Kroener (Adidas): “Un onore presentare la maglia della Roma. Sono felice di lavorare per Adidas e per Roma che sono due brand di livello europeo. Quello che vedete è un esempio di due anni di ricerca della storia della Roma. Abbiamo donato un’identità alla Roma antica. Questo è il secondo anno con Adidas. La seconda stagione della collaborazione con la Roma e questa volta per l’home kit abbiamo voluto proprio studiare la storia e ne abbiamo trovata una unica da raccontare. Questa volta ci siamo concentrati su un quartiere e un luogo come Testaccio e Campo Testaccio. Abbiamo scelto come elemento un abbonamento della stagione 1933-1934. Dal biglietto abbiamo tratto i colori (rosso un po’ più scuro e dettagli dorati). Credo che il design ed il background sia molto potente sia come quartiere sia nelle altre due maglie. Noi abbiamo voluto mischiare la narrativa di Adidas e quello della Roma. Abbiamo ripreso la linea del 2006 mischiando il dna Roma e quello Adidas. Nella parte del colletto dietro viene ripresa dall’abbonamento preso come riferimento dall’azienda (scritta AS Roma con un carattere antico). La maglia non è stampata con le linee dorate unite al rosso scuro

Luca Pelosi (responsabile archivio AS Roma): “Abbonamento 1933-34, una delle 11 a Campo Testaccio. Non è un oggetto qualsiasi dato che nell’archivio storico ci sono più abbonamenti che biglietti. Questo perché il tifoso può guardare l’abbonamento come può farlo un collezionista. Questa era l’unica cosa che si poteva conservare bene. Trasmette il senso della storia che non è legata solo a quell’impianto ma al tutto. Diari che raccontano anche il profondo legame tra i tifosi della Roma. Una squadra dove nasce forse prima la tifoseria e poi la squadra. Il progetto di Campo Testaccio arriva prima della nascita della squadra. Arriva alla luca nel 1929 e anche chi non aveva l’abbonamento sale su Monte dei Cocci per vedere la sfida. Il pubblico era sopra il campo con i settori popolari che erano sopra al “lato corto”. Un legame pazzesco tra tifoseria e squadra con i calciatori pienamente dentro a questo progetto. Si organizzavano anche cene tra tifosi e squadra. Un quartiere popolare che era il punto di riferimento per tutti i tifosi della Roma. I tifosi entravano da una “botola” e vedevano tutto il pubblico presente. I custodi del campo diventano parte della squadra. Testaccio diventa un luogo dell’anima di ogni romanista. Un posto dove ogni tifoso giallorosso guarda anche negli anni a venire. L’inno Campo Testaccio non venne mai inciso ma tramandato oralmente con i tifosi che lo insegnano ai loro figli così come i calciatori. La prima incisione è del 1980. Nel 33-34 la vittoria per 5-0 contro la Lazio (derby con maggior scarto nella storia della Capitale). Trae forza il tutto dal lavoro con i dirigenti e con i tifosi. Franco Sensi andava da Tifoso a Testaccio”.