Monchi: “Importante avere delle alternative sul mercato e non guastare mai i rapporti”

Monchi: “Importante avere delle alternative sul mercato e non guastare mai i rapporti”

News

Condividi l'articolo

Il TransferRoom Summit, incontro tra dirigenti calcistici tenutosi a Londra, ha visto come ospite d’onore il direttore sportivo della Roma Monchi.

“Meno intermediari sono coinvolti, minori sono i costi”, una delle tesi esposte pubblicamente dal ds giallorosso. 

Erano presenti i rappresentati di Manchester City, West Ham, Liverpool, Juventus, Roma, Chelsea, Sevilla, Newcastle, Wolfsburg, Shanghai SIPG, Real Sociedad, Hoffenheim, RB Salzburg, FC Copenhagen, Bayer Leverkusen, Sparta Prague e Club Brugge. “TransferRoom semplifica molti processi, e ci permette di risparmiare molto tempo” – ha aggiunto Monchi – l’abilità più importante per un direttore sportivo è essere pratici, perché non c’è tempo da perdere. Bisogna essere sempre raggiungibili, saper comunicare con chiunque si occupi dell’area scouting e soprattutto saper delegare quando serve. Di fatto, il lavoro di un direttore sportivo è un lavoro di squadra, bisogna saperlo se si vuole arrivare al top”.

Monchi parla anche del suo metodo di lavoro: “Prima di tutto, non mi ritengo un negoziatore. Bisogna essere molto più freddi di me. La mia strategia è avere sempre più opzioni: se per esempio cerco una squadra sa che mi piace un portiere valutato tra i 7 e i 10 milioni, magari me ne chiedono 15. Ecco che è importante avere subito un piano B, ma non solo: bisogna avere una lista di alternative la più lunga possibile”.

Di certo, conferma Monchi, tutte le parti devono essere soddisfatte. “È importantissimo. Perché poi tutto torna: non bisogna mai approfittarsi della controparte, ma lasciarsi sempre nel migliore dei modi. I benefici si coglieranno nel tempo”.