Colantuono a RS: “Rigore su Baldanzi evidente e non interpretabile. Episodi così possono cambiano le stagioni”

Colantuono a RS: “Rigore su Baldanzi evidente e non interpretabile. Episodi così possono cambiano le stagioni”

Le voci di retesport

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Stefano Colantuono ha parlato ai microfoni di Retesport, analizzando il pari di Monza e soprattutto il riflesso pesantissimo in termini di punti e di classifica del mancato rigore concesso su Baldanzi: “Non si può prescindere da una mancata concessione di un rigore.

Questi sono punti che ti fanno sfuggire l’obiettivo”.

Vale per tutti. Gli episodi sono fondamentali per le analisi. Se si dà il rigore probabilmente la Roma vince e la disamina sarebbe stata diversa con i tre punti. Un po’ come il Milan ieri. Qui però è diverso perché ora si è innescato il problema della non serenità e su questo ha contribuito la società con l’esonero di De Rossi dopo Genoa-Roma. Quella scelta ha avuto poco senso ma bisogna andare avanti. Sembra che si voglia dare la colpa a Juric che però non c’entra nulla con questa storia. Si risente sempre di polemiche, già sento parlare di possibile esonero e mi sembra esagerato. Sulla Roma ora c’è poca serenità, non c’è equilibrio”.

Per dare un giudizio su Juric bisogna aspettare un pochino anche per quel che riguarda la dialettica. La Roma è una polveriera e lui prova a difendere i calciatori come fa con Soulè. Giusto non buttare la croce addosso ad un singolo elemento. Non essendoci tranquillità, se anche da parte sua si innesca la polemica diventa una baraonda. La Roma oggi ha bisogno di serenità. I giocatori risentono di un esonero come quello di De Rossi. Ora è cambiato anche il metodo di lavoro e la squadra aveva comunque portato a casa due vittorie. Il Monza è ultimo ma aveva messo in difficoltà anche una squadra come l’Inter. Oggi è l’ambiente che è poco sereno. Chi ha detto poi che Juric deve essere esonerato? Da chi viene messa in giro questa voce? Perché non fa bene questo. Questo allenatore va fatto lavorare con serenità. Non è che si può parlare di allenatore ogni due settimane. I giocatori la sentono questa pressione, in più l’episodio non aiuta perché se vinci 2-1 l’analisi è diversa. Si può dire tutto ma la Roma avrebbe vinto creando anche abbastanza per poterla vincere. Il peggior nemico della Roma è la serenità”.

Un arbitro sbaglia e si presenta magari chiedendo scusa. Invece qui ci si arrocca dietro a motivazioni poco credibili con un’analisi che toglie credibilità al movimento. A forza di fare così non si rischia di allontanare la gente dal calcio?
“Allontanarsi non credo ma si crea tantissima confusione. Ci sono stati tanti episodi con un metodo di giudizio molto diverso. Serve certezza nelle regole mentre non ci si capisce nulla sulle scelte dei direttori di gara. L’episodio della Roma è netto, non è discutibile. Quello di ieri è rigore ed è stato detto anche dagli addetti ai lavori e da chi analizza la moviola. Con le regole di oggi non è interpretabile, c’è anche il video. Quello è rigore sempre. Il problema è che c’è l’errore che decide la partita ed un campionato. Una scelta sbagliata può decidere le sorti di un allenatore. Serve chiarezza anche tra gli arbitri, sono d’accordo dell’introduzione del VAR, senza era molto più complicato”.