Roma, la prossima estate una delle priorità sarà la difesa: l’analisi

Roma, la prossima estate una delle priorità sarà la difesa: l’analisi

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FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Due indizi non fanno una prova, ma quasi.

La Roma nella prossima stagione per tutta una serie di ragioni dovrà contemplare tra i prioritari investimenti sul mercato, l’acquisto di almeno un difensore centrale.

Il problema è stato evidente soprattutto nel momento in cui dall’originaria impostazione a 4 su cui De Rossi aveva spinto e lavorato in estate, una serie di situazioni hanno sospinto anche l’ex capitano romanista a rivedere in parte le sue convinzioni, tornando al vecchio sistema a 3. Poi è arrivato Juric, affezionato cultore della linea a tre e lo stesso Ranieri, modulandola con l’utilizzo di un braccetto più terzino che centrale, non si è discostato molto da questa idea.

Foto Farioli

In attesa di capire chi sarà il nuovo allenatore che potrebbe proseguire con questa impostazione che di fatto perdura da almeno sei anni, oppure tornare a quattro, l’intenzione di Ghisolfi è quella di investire su un difensore centrale, con determinate caratteristiche.

Il primo problema da affrontare è quello numerico: la Roma quasi certamente perderà Hummels, che in queste ultime settimane ha mostrato delle palesi difficoltà psicofisiche e le sue problematiche private incideranno sulla scelta finale di tornare in Germania. Un altro capitolo è quello di Hermoso: non si è mai ambientato a Roma, è andato al Leverkusen in prestito dove ha giocato di più, senza clamorosi picchi ma si è anche rotto la spalla. Rimarrà fermo fino a fine stagione e tornerà nella capitale con un biglietto aperto per ripartire. Due anni di contratto pesanti, di cui la Roma vuole liberarsi, salvo clamorose riabilitazioni del prossimo tecnico giallorosso.

Saltato l’affare Danso ad agosto (giocatore che era stato prescelto per assumere il ruolo della guida, del leader difensivo), la Roma si ritrova dunque con Mancini, Ndicka e potenzialmente Kumbulla, che rientrerà dal prestito all’Espanyol. Il centrale albanese ha fatto molto bene, ha giocato praticamente tutte le partite, si è certamente riabilitato e messo in vetrina. Probabilmente almeno nelle intenzioni iniziali del club sarà una buona pedina da mettere in vendita per fare cassa e finanziare altre operazioni.

Foto Farioli

Ergo numericamente e qualitativamente serve almeno un innesto importante, se non due. Dipenderà dai moduli, ma la Roma è già a caccia da mesi di un titolare da inserire in rosa.

L’identikit? Un giocatore fisicamente aitante, forte di testa, uno che sappia marcare meglio di Mancini e soprattutto di Ndicka in area di rigore e che possa sensibilmente migliorare il rendimento del pacchetto difensivo, registrato di recente da Ranieri, ma spesso non in grado di reggere per 90 minuti in termini di concentrazione.

Negli ultimi giorni sono emersi dei nomi che vanno in questa direzione, per tipologia di difensore: Banks dell’Augsburg, Balerdi del Marsiglia già cercato a gennaio. Ci sarebbero anche profili interessanti nella nostra Serie A, ma Ranieri recentemente ha ammesso che nella ricerca nel calcio nostrano, ‘abbiamo qualche difficoltà in più’. Una frecciatina all’attuale direttore sportivo, che ama muoversi con i suoi canali privilegiati su Francia, Germania e Belgio preferibilmente.