
Roma, con la Juve si riparte dal muro difensivo all’Olimpico. Esterni e trequarti i dubbi di Mou
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FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – 24 ore per riordinare le idee, sbollire la rabbia di Cremona e ricaricare le batterie in vista del big match, crocevia, con la Juventus di domenica sera.
Non è forse casuale il riferimento (o l’allusione malevola da comunicato del Giudice Sportivo) rivolta al IV Uomo Serra, originario di Torino, sul fatto che a causa del rosso ingiusto ricevuto a Cremona, non potrà seguire dalla panchina il match contro i bianconeri. La Roma però, al netto della squalifica del suo timoniere, dopo il passo falso di martedì non può più sbagliare e a marzo si gioca la fetta, forse, più importante del suo campionato in chiave lotta Champions.

ROSA AL COMPLETO E DUBBI – La prima certezza è che tornerà Smalling al centro della difesa, al fianco di Mancini e Ibanez con la voglia di blindare ancora la porta giallorossa, almeno tra le mura amiche come accaduto nel recente passato: sono infatti 360 i minuti consecutivi all’Olimpico in campionato senza subire reti, 6 gare su 7 comprese le coppe da inizio 2023, con Rui Patricio sostanzialmente inoperoso, salvo la cocente eliminazione casalinga con la Cremonese. Numeri su cui fondare la vis pugnandi che Mourinho si attende dai suoi contro la Juventus. I dubbi di formazione sono sugli esterni e forse sulla trequarti: Spinazzola a sinistra va verso la riconferma, sulla destra Karsdorp è in vantaggio su Zalewski, apparso decisamente fuori giri martedì allo Zini.
In mediana tornerà la coppia Cristante-Matic, davanti Abraham al posto di Belotti e ovviamente Dybala titolarissimo. Il dubbio è su Pellegrini: il capitano giallorosso, nonostante abbia ritrovato una condizione fisica più che accettabile, fatica ad esprimere tutto il suo talento in fase di rifinitura e in zona gol. Recentemente, proprio all’Olimpico, sono arrivati brusii e alcuni fischi dagli spalti, che hanno fatto infuriare Mourinho, ma il rendimento complessivo, rispetto allo scorso anno, è oggettivamente deficitario. El Shaarawy e Wijnaldum sono le opzioni in lizza per sostituire dall’inizio Pellegrini, al quale Mou comunque non ha quasi mai rinunciato, se non per motivi prettamente fisici.