
Paredes, da monumento a panchinaro col Porto: la cronistoria di un amore ondivago
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Da monumento a panchinaro di lusso nella sfida più importante dell’anno.
Una relazione sportiva e non che sembra vivere costantemente sulle montagne russe. Dal suo ritorno nella capitale, l’argentino infatti ha vissuto diverse vite calcistiche con la maglia giallorossa.
L’amore di Mou, ma un rendimento piuttosto scadente in avvio, il connubio con De Rossi e una ritrovata centralità sancita dalla doppietta di Leverkusen in semifinale lo scorso aprile. Poi durante le vacanze i primi malumori, le prime voci sul ritorno al Boca Juniors. La voglia di tornare a casa Paredes non l’ha mai nascosta, ma ciò lo ha decisamente allontanato dalla miglior forma psicofisica, tanto che lo stesso De Rossi dopo il suo tardivo ritorno a Trigoria (l’8 agosto), dalla Copa America e le vacanze, lo mise da parte. L’espulsione con l’Empoli alla seconda giornata sembrava aver messo un punto sulla sua esperienza in giallorosso, mentre il padre pubblicava sui social story abbastanza indicative sulla volontà dell’argentino di tornare a casa.
L’arrivo di Juric è sembrata la pietra tombale sull’esperienza romanista di Paredes, di fatto escluso dalla rosa fino all’avvento di Ranieri che al pari di Hummels lo ha riabilitato, gli ha consegnato le chiavi della regia della squadra, chiedendogli spessore, personalità e leadership. Paredes ha risposto presente, ha giocato per due mesi abbondanti da assoluto protagonista, quasi sempre tra i migliori in campo e Sir Claudio lo ha più volte sottolineato in sala stampa: “Leo è un monumento, è imprescindibile, è un campione del Mondo, vogliamo che resti anche l’anno prossimo”.
A fine gennaio poi un altro ribaltone. Le nuove voci provenienti dall’Argentina sul suo possibile ritorno anzitempo al Boca, condite dalle indiscrezioni, mai smentite da nessuno, sul presunto sms inviato dal calciatore a Riquelme con la richiesta di essere riportato subito a casa. Anche la comunicazione di Ranieri è leggermente cambiata: “Se dovesse tornare in Argentina lo capirei per motivi famigliari, ma non mi ha detto nulla”.
Poi è arrivato il cambio contro l’Eintracht con reazione molto forte dell’argentino verso la panchina. Un gesto che sicuramente a Ranieri non sarà piaciuto. Infine le vacanze forzate per recuperare la miglior condizione a cui però si è aggiunta una fragorosa esclusione, ieri sera, a Oporto: “scelta logica perchè domenica Cristante sarà squalificato e ho pensato di alternarli” Ranieri dixit. Una spiegazione che regge poco, considerando che Porto e Parma non sono impegni sovrapponibili minimamente per peso specifico e prospettive.
Cosa sta accadendo dunque tra la Roma e Paredes? La confusione aumenta anche a sentire o leggere le dichiarazioni sul futuro dell’argentino rilasciate sempre dal duo Ranieri-Ghisolfi. Il primo qualche giorno fa ha dichiarato che il rinnovo è praticamente fatto; il secondo invece ha parlato di una trattativa per un prolungamento annuale, perchè effettivamente il rinnovo automatico non è scattato.
Ma l’argentino cosa pensa? Perchè nelle ultime gare è apparso meno centrato e meno coinvolto nelle dinamiche di squadra. Che ci sia o no un prolungamento, la sua presenza e il suo spessore tecnico migliorano le prestazioni della Roma. Recuperarlo al 100% almeno da qui a fine stagione, è necessario. Poi si vedrà…