Mou e il ciclone infortuni: sei-otto assenti a Monza, servirà ‘l’alma’ della Roma

Mou e il ciclone infortuni: sei-otto assenti a Monza, servirà ‘l’alma’ della Roma

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MOU ASSENTI MONZA – FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – L’anima (o l’alma come spesso dice Mou) e il cuore a questa Roma non mancano.

Non sono mancati neanche col Milan, a fronte di un ulteriore aggravio della situazione infortuni, sempre più delicata in casa giallorossa. Il tecnico portoghese dopo il pari con i rossoneri, oltre al retrogusto amaro del pareggio subito a trenta secondi dal termine, ha dovuto gestire anche il malumore e il dispiacere per gli ulteriori stop subiti, che hanno contribuito nelle ore successive ad affiggere sulla porta dell’infermeria di Trigoria il cartello ‘sold out’.

Mai come in queste ultime partite, la Roma di Mourinho, ha dovuto far fronte ad una situazione così grave in termini di assenze. In occasione di Roma-Samp – gara vinta per 3-0 con il passaggio alla difesa a quattro – Mou aveva 4 assenti per squalifica, di cui tre in difesa, domani a Monza mancheranno sicuramente oltre a Matic squalificato, altri cinque calciatori: Llorente, Karsdorp, Smalling, Belotti, Kumbulla. In più non c’è certezza ancora sui reali tempi di recupero di Wijnaldum e Dybala, che puntano al rientro in gruppo con l’Inter.

In attesa delle ultime dalla rifinitura odierna, prima della partenza per il capoluogo brianzolo, è evidente che Mourinho dovrà fare di necessità virtù, attingendo a tutte le risorse rimaste a disposizione, compresi quei calciatori – su tutti Solbakken e Camara – che finora hanno giocato meno della maggior parte dei compagni. Un dato è certo: la Roma a questo punto del campionato non può più fare calcoli e paradossalmente, visto l’elevato numero di assenti, non potrà fare neanche turnover, mandando in campo sempre i migliori a disposizione da qui alle prossime sfide, comprese quelle di Europa League.

Davanti a Rui Patricio – che ha necessità di scrollarsi di dosso il peso di due errori gravi commessi nelle ultime due sfide, la certezza è la coppia Mancini-Ibanez (che ha disputato con Mourinho una quindicina di partite nella difesa a 4 nel corso dei primi mesi di avventura del lusitano nella capitale). A destra rigiocherà Celik, rinfrancato dall’ottima prova contro il Milan condita dall’assist finale per Abraham. A sinistra ballottaggio Spinazzola-Zalewski, con il polacco leggermente favorito. Il ruolo di Cristante sarà l’elemento dirimente per capire il modulo: se giocherà da libero nella linea a tre, la Roma si schiererà con il 3-5-2 visto col Milan; altrimenti perno davanti alla difesa in un 4-1-4-1, con Bove e Pellegrini mezzali, Solbakken-El Shaarawy ai lati di Abraham. Qualora Cristante giocasse da centrale difensivo, è possibile che Mourinho schieri in mezzo al campo Camara, lasciando fuori di partenza uno tra El Shaarawy (favorito) o Solbakken.

Poche scelte, ma essenziali. E’ il momento del pragmatismo e della compattezza di un gruppo che ha dimostrato di non mollare mai, finora, neanche di fronte a difficoltà che avrebbero schiacciato molte versioni di Roma degli scorsi anni.