‘Josè Ranieri’: la Roma ora è solo Sir Claudio

‘Josè Ranieri’: la Roma ora è solo Sir Claudio

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Chiamatela ‘As Claudio Ranieri’. Fa tutto lui: allena, indirizza il mercato, gestisce in toto la comunicazione, sviluppa strategie sportive a livello dirigenziale, consiglia la proprietà, parla alla pancia del tifoso.

Poche volte come in questo momento storico la Roma sul campo e soprattutto fuori è quasi del tutto personificata in un unico uomo: Claudio Ranieri.

Come Josè Mourinho due anni fa, ieri sera i tifosi romanisti si sono sentiti pienamente rappresentati dall’intervento di Sir Claudio, che ha svestito lo smoking e ha indossato la tuta da lavoro, asfaltando con eleganza Rosetti e tutto il carrozzone che porta a designare sistematicamente arbitri di una mediocrità inaudita contro la Roma.

E pensare che il tedesco Stieler di professione fa anche lo psicologo dello sport.

Ma come? E’ riuscito a perdere di vista umori e tenore del match dopo una ventina di minuti, sventolando come il peggior Pairetto cartellini, quasi tutti a senso unico.

Sullo sfondo della serata l’enorme assenza della Roma come società, proprietà, dirigenza. Ranieri, che il prossimo anno dovrebbe passare dietro la scrivania a dirigere i giochi dell’area sportiva, di fatto dal primo giorno del suo terzo ritorno in giallorosso ha indossato simultaneamente il mantello dell’allenatore e la maschera del dirigente, oscurando volutamente o involontariamente chi gli sta al fianco.

Ma Friedkin in tutto questo dov’è? Avrà visto la partita? Starà maturando decisioni che a cascata devono spingere la Roma verso una rivoluzione ambiziosa? Non è dato sapere perchè il mutismo è ineluttabile.

di Francesco Oddo Casano