Fragilità Roma, la squadra ha bisogno di più Cristante: 93,8% di gare disputate dall’arrivo di Mou
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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma dopo appena 3 partite di Serie A è stata decimata dagli infortuni.
Cercasi continuità fisica: Cristante è l’esempio di ciò che potrebbe mancare alla Roma
La Roma ha bisogno che i suoi calciatori più qualitativi trovino una certa continuità fisica che possa consentire di alzare il livello complessivo sul rettangolo verde di gioco. Quello che è mancato nel momento cruciale della scorsa stagione, quando Mourinho è stato costretto a scegliere se puntare sul campionato o sull’Europa League per ottenere la qualificazione alla Champions. Alla 30 giornata, i giallorossi, infatti, erano terzi in classifica ma gli infortuni di Karsdorp, Dybala, Wijnaldum, Smalling, Llorente, Mancini, Kumbulla ed El Shaarawy hanno limitato fortemente lo Special One. È stato un caso fortuito o la rosa della Roma è predisposta a situazioni del genere? La domanda sorge spontanea poiché osservando lo storico dei calciatori a disposizione di Mourinho emerge una costante: maggiore è la qualità, maggiore è la fragilità.
Quello che potrebbe mancare alla Roma nel corso di questa stagione, quindi, è la continuità fisica, che è una delle virtù principali di Bryan Cristante. Il numero 4 giallorosso, ciclicamente criticato dall’opinione pubblica, ha le caratteristiche che servirebbero a molti calciatori presenti in rosa. L‘ex Atalanta, infatti, dall’arrivo di Mourinho ha disputato il 93,8% di partite. Una percentuale pazzesca che i profili più qualitativi della squadra difficilmente potranno garantire. Dalla stagione 2021-2022, Cristante ha saltato solo 7 gare scendendo in campo ben 106 volte su 113. Forse servirebbero più Cristante in rosa? Per alcuni potrebbe sembrare un’eresia ma la continuità fisica nel calcio moderno è una virtù preziosa e nella rosa della Roma è difficilmente riscontrabile.