Abdulhamid, l’esordio che divide. È lite social tra romanisti e arabi

Abdulhamid, l’esordio che divide. È lite social tra romanisti e arabi

Rassegna stampa

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Nel calcio condizionato dal marketing, è normale che Saud Abdulhamid giochi in Serie A e sia l’alternativa o il titolare di una squadra che ambisca alla Champions.

Nel calcio degli esterni che hanno fatto la storia di questo sport e della Roma come Cafu e Maicon, invece, un po’ meno. Come scrive Il Messaggero, per il momento il terzino arabo non è reputato un elemento pronto a sopperire alla mancanza di un titolare. Juric sta contribuendo alla sua evoluzione ma domenica contro il Venezia lo lascerà nuovamente in panchina. Celik oggi tornerà ad allenarsi, nessun infortunio all’adduttore ma solo uno spavento.

L’obiettivo di Abdulhamid, dopo un periodo di ambientamento, è di diventare un crack internazionale. Se poi la Roma vincerà la scommessa, allora incasserà milioni dalla sua vendita, altrimenti avrà speso soldi per l’ennesima meteora sulla fascia destra. Quello che sposta Abdulhamid in termini di engagement sui social è unico e quasi inarrivabile da suoi colleghi in rosa. Dybala escluso. È supportato da migliaia di persone attivissime online, che leggono e repostano ogni contenuto che lo riguarda. Dopo la gara con gli spagnoli, la Roma ha pubblicato una sua foto su “X” ed è stata visualizzata da 1,5 milioni di utenti, generando 27mila reazioni e più di 1700 commenti. Molti di questi sono in maggioranza scritti in lingua araba. Quello che ne esce è una sorta di difesa a oltranza contro chiunque si permetta di criticarlo. Una crociata per difendere Saud dagli attacchi dei romanisti che non capiscono (ancora) che hanno tra le mani un campione. Per ora resta l’ovazione dei 60mila dell’Olimpico, la vera sfida per il futuro sarà non veder trasformare gli applausi in fischi.