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Le opinioni di giornata dei conduttori e degli opinionisti di Retesport:
FERRAZZA: “Nella notte di Porto si sono concentrate tante negatività tutte insieme, ma bisogna partire da quella più grave: l’arbitraggio”
ZUCCHELLI: “Non parlo mai di arbitri, è un alibi insopportabile, ma stavolta non si può non partire da questo.
CENTO: “Lo stadio ha condizionato l’operato dell’arbitro”
PICCHERI: “So che ci sono stati contatti tra la Roma e Ranieri, il suo sponsor è Totti"
CATALANI: "Al di là di tutto, questa mattina bisogna essere ancor più romanisti"
MAGNI:
CRISTOFORI: “L’ennesimo fallimento della gestione americana, se dovesse arrivare Ranieri, sarebbe quello basato sulla discontinuità: Zeman, Andreazzoli, Spalletti, Di Francesco e Ranieri, praticamente un continuo ritorno al passato”
TRANI: "Nelle due partite è stato il Var a incidere, sia Roma che Porto hanno vinto la loro rispettiva gara"
DI CARO: "Nel gioco del calcio gli episodi fanno la differenza, da questo difficilmente mi riprenderò"
ANGELONI: "Ora va salvato il salvabile, farei sedere De Rossi sulla panchina”.
FRANCI: "La trovo una scelta dilettantistica quella di fare allenatore un giocatore. Non siamo in terza categoria”
INFASCELLI: “Non parlo della partita, perché è falsata dall’arbitro. Ranieri, per i mesi che mancano a fine stagione, può rappresentare la scelta giusta”
MADEDDU: “Ranieri al momento sarebbe la scelta migliore, ma doversi aggrappare all’uomo che 10 anni fa ci ha regalato l’ultimo sogno della Roma pre-americana è il simbolo del paradosso generato da questa società”
CERVONE: “L’arbitro non c’entra molto. I problemi sono altrove, ma erano evidenti già prima della gara di ieri. Di Francesco non deve dimettersi, perché non è lui il colpevole”
ZAMPA: “Pagherà quello che ha meno colpe di altri”
ASPRI: “Quasi nessuno è disposto a traghettare la Roma solo fino a fine stagione. Forse gli unici sono Ranieri e Panucci”
DE ANGELIS: “Il bene superiore è sempre la Roma, ma dovremo ricordarci sempre che il sogno più grande ce lo ha fatto vivere Di Francesco”
CECCHINI: “Cambiare troppe volte allenatore non è segno di una buona programmazione”