Premio Bearzot, Di Francesco il vincitore dell’VIII edizione

Premio Bearzot, Di Francesco il vincitore dell’VIII edizione

News

Condividi l'articolo

Ancora una soddisfazione personale per Eusebio Di Francesco: il tecnico giallorosso è il vincitore dell'VIII edizione del premio "Enzo Bearzot", organizzato dall'Us Acli in collaborazione con la Figc, perché "coraggioso, caparbio, tenace".

Di Francesco succede al collega del Napoli, Maurizio Sarri, che aveva vinto la passata edizione. A stabilirlo è stata la giuria presieduta dal commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini. La cerimonia di consegna si svolgerà al Salone d'Onore del Coni a Roma il 21 maggio alle ore 12 e verrà trasmessa in diretta su Rai Sport HD. Queste le parole di Fabbricini: "Grazie all’Us Acli per una iniziativa che è diventata una tradizione. È stata una riunione molto sofferta, quest’anno ci volevano due premi Bearzot, ma sono state fatte alcune considerazioni. Di Francesco ha fatto molto bene a livello europeo, ha fatto un percorso straordinario, ma anche Simone Inzaghi ha fatto un percorso eccellente: guardando le partite della Lazio ci si diverte, la sconfitta di ieri non ha pesato nella decisione. Ci vediamo il 21 maggio per la premiazione al Salone d’Onore del Coni". Il commissario straordinario ha parlato anche del percorso dei capitolini in Champions: "Kiev è dietro l’angolo, il calcio ci ha fatto capire che tutto è possibile: la stagione della Roma a livello europeo può consentire di inseguire un sogno. C’e’ questo romantico discorso. Ai meno giovani il Liverpool ricorda qualcosa di doloroso: sarebbe molto bello poter dedicare una rivincita a quei protagonisti. Certo le altre tre squadre delle semifinali hanno vinto insieme 22 coppe, mentre la Roma nessuna: praticamente e’ un po’ un pulcino all’interno di un pollaio, ma non escluderei che possa fare ancora un altro passo in avanti“. "Coraggioso, caparbio, tenace. In Eusebio Di Francesco si fondono tre caratteristiche proprie della sua terra d'origine, l'Abruzzo, dove ha cominciato la sua carriera d'allenatore dopo quella da calciatore, che ha avuto il suo culmine con la maglia della Roma quando conquistò lo scudetto nel 2001", si legge nelle motivazioni della giuria del premio Bearzot. "Diventato mister, Eusebio ha saputo mettere insieme la voglia di fare calcio propositivo dell'antico maestro Zeman, con la concretezza praticata da Fabio Capello. Valori tattici e valori umani dimostrati anche partecipando a tante iniziative benefiche, pure al fianco dell'Us Acli. Un bagaglio che ha saputo trasmettere sempre ai suoi giocatori dagli inizi con il Sassuolo e poi senza patire il salto nella grande piazza alla Roma. Alla guida dei giallorossi -conclude la giuria-, ha realizzato un cammino in Champions League tanto clamoroso quanto esaltante, perché costruito da matricola all'esordio nella massima competizione continentale per club".