De Maldè: “Ecco come ho realizzato la mascherina di Dzeko”

De Maldè: “Ecco come ho realizzato la mascherina di Dzeko”

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Daniele De Maldè, tecnico ortopedico della ITOP S.p.A, che si è occupato della creazione della maschera protettiva di Edin Dzeko, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva alla redazione di “SiamoLaRoma.it”:  Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: “La maschera è stata progettata in stretta collaborazione con lo staff medico della Roma, nella persona del dott.

Costa. Poteva sembrare ingombrante, ma è stato necessario concepirla così, poiché Edin ha una placca inserita nell’osso zigomatico in prossimità dell’orbita destra. Tipicamente le mascherine viste più di frequente tra i calciatori sono quelle per l’infortunio più comune, le fratture del setto nasale. Per questo motivo possono essere meno invasive e, fateci caso, con un design diverso rispetto a quella che ha indossato il bosniaco“.

A quali rischi è stato sottoposto Dzeko quando è entrato contro la Sampdoria?
"Quasi nessuno. Insieme allo staff medico avevamo la sicurezza di aver testato e regolato minuziosamente la protezione. Il giocatore avrebbe dovuto ricevere dei cosiddetti colpi proibiti per avere delle complicazioni. Quella indossata da Edin è una maschera in fibra di carbonio, decisamente resistente, ma con un peso irrisorio che ne facilita l’utilizzo, soli 37 grammi. La zona interessata era totalmente salvaguardata. La maschera è concepita in modo tale che abbia delle rigidità diverse tra le varie zone che la compongono, motivo per cui Dzeko avrebbe retto i colpi che si ricevono nel corso di una gara. Infatti, come si può notare, la parte sinistra è composta di due lembi di carbonio divisi, costituita da un minor numero di strati di carbonio, mentre nella parte destra, tutta chiusa, è stata applicata una matrice di carbonio più resistente, sovrapponendo più strati di materiale. In particolare, la maschera indossata da Edin è più rigida in tutto il contorno dell’occhio destro, mentre a sinistra risulta essere rigida, ma più elastica, sia per il differente numero di strati di materiale, sia per il design, così da permettere all’intera struttura di attutire i colpi e dissipare le sollecitazioni provenienti dal possibile urto esterno".

(Foto Siamolaroma.it)