
Bove può tornare a giocare? Abodi vuole modificare il protocollo ma il responso definitivo arriverà dagli esami
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Edoardo Bove come sta? E soprattutto, può tornare a giocare? Le due domande si legano in un unico responso che arriverà nelle prossime settimane dai medici che continueranno a sottoporlo ad esami cardiaci molto approfonditi.
Il Messaggero sottolinea che mentre il ministro Abodi vorrebbe modificare o smussare comunque il protocollo sanitario che in Italia è molto restrittivo nei confronti degli sportivi che subiscono eventi cardiaci come quello di Bove, il problema a monte resta capire quale sia stato l’evento scatenante che ha portato il ragazzo all’arresto cardiaco completo.
Ovviamente, la vita viene prima di tutto, anche dello spettacolo del calcio.
Lì bisogna scavare a fondo, non è un limite del protocollo, che può comunque essere smussato. Secondo il nostro codice, infatti, il pacemaker non impedisce l’idoneità, lo fa solo se rimane un rischio grave e serio precedentemente non riscontrato, o per alcuni sport in cui si potrebbe scatenare una scarica elettrica con un brusco contatto.
Anche dopo l’impianto di un defibrillatore, si può morire o c’è il rischio di un peggioramento in seguito all’adrenalina che incide su situazioni fibrotiche o cicatrici preesistenti. Ulteriori esami medici su Bove, peraltro in corso da quasi tre mesi a Careggi, devono dare insomma il responso: Edo non potrà giocare in Italia ora se dagli esami emergeranno malformazioni genetiche che non erano state palesate in passato. (



