La debacle dell’Italia e le squadre favorite a Euro 2024
Euro2024
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Chi l’avrebbe mai detto alla vigilia dell’Europeo, quando l’Italia veniva data tra le possibili underdog, che sarebbe finita in questo modo per la squadra guidata da Spalletti? Forse nessuno: in fondo, gli unici che avrebbero potuto ipotizzarlo erano il precedente CT, Roberto Mancini, e Gabriele Gravina, Presidente della FIGC.
Anche se in realtà pure Giovanni Malagò, il presidente del CONI, che ha difeso Gravina in più occasioni, qualche segnale lo aveva dato nel corso di un’intervista al popolare podcast Passa dal BSMT di Gianluca Gazzoli.
In questa occasione Malagò aveva evidenziato la controversa situazione dello sport italiano, mai così prolifico di campioni – almeno nelle discipline cosiddette minori – eppure con risorse sempre troppo esigue rispetto ai risultati centrati.
Oggi torniamo a parlare di Europei, alla luce dell’uscita di scena dell’Italia, concentrandoci sui pronostici fatti dai bookie sui migliori siti scommesse certificati dall’ADM, dove è possibile ottenere dei bonus e prendere dimestichezza con la piattaforma.
L’Italia di Spalletti: l’analisi di Arrigo Sacchi
Se c’è una squadra che tanto ha deluso in occasione degli Europei del 2024, questa è proprio l’Italia, che sotto la guida di Luciano Spalletti non ha saputo esprimere un gioco convincente.
A dare un quadro della situazione, lucido ed esaustivo quanto mai è Arrigo Sacchi, uno che la Nazionale l’ha allenata, seppure con un altro livello di campioni, e che le dinamiche le conosce bene.
L’ex CT iridato del Milan e non solo, in occasione di un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera il 1 luglio 2024, ha evidenziato che dobbiamo fare i conti con un sistema da riformare, cosa che ripete da anni. E che questa delusione non dipenderebbe dall’ultimo allenatore né dallo stesso Gravina, che pure si è messo in discussione, viste le elezioni ai vertici programmate per il 4 novembre.
A proposito dell’eliminazione, Sacchi l’ha definita con grande chiarezza “inaccettabile”: alla luce del fatto che perdere è lecito, perdere in questo modo, senza lottare è inaccettabile. Perfino squadre “meno attrezzate” sulla carta come la Georgia di Kvaratskhelia, certamente inferiore alla nazionale Spagnola, ha saputo perdere con più dignità contro le Furie rosse, sempre per riallacciarci a una parola utilizzata dal tecnico.
La mancanza di un’etica forte e la necessità di riformare
Sacchi ha messo alla luce che “manca un’etica forte”, ma anche che Spalletti è un allenatore che merita stima e rispetto: “Ha le sue colpe, questo sicuro, perché tutti sono responsabili. Ma non è l’unico. E dando la colpa solo a lui, pensando di risolvere tutto trovando un unico responsabile […] si continuerà a sbagliare.”
Il CT, la cui voce è una delle più influenti e ascoltate, constata come questa sconfitta
sia un segno di dover ripartire da capo, ricostruendo una base nuova, più profonda, che interessi a 360° il calcio in Italia. Se infatti in Germania ci sono 24 centri federali e in Svizzera 3, nel Belpaese ce n’è solo uno. Non basta perché “senza progettualità non c’è crescita”.
Sacchi va quindi alla radice del problema, in un’analisi molto chiara e che parte da presupposti concreti. C’è poco scampo: bisognerà trovare delle soluzioni in vista dei prossimi Mondiali, a cui qualificarsi è considerato un obbligo soprattutto perché, come sostenuto da tanti, questa Italia un potenziale ce l’ha.
Le nuove favorite a Euro 2024
Non può essere la Svizzera la favorita per la vittoria a Euro 2024 anche se si tratta della squadra che – un po’ a sorpresa ma non poi tanto – ha sconfitto in maniera piuttosto netta gli azzurri.
Premesso che per i bookie rimane in pole position la Francia di Deschamps e Mbappé, l’Inghilterra continua a macinare e ad andare avanti grazie alla classe di uomini come Jude Bellingham.
C’è poi da segnalare la Germania, data da alcuni portali più favorita dell’Inghilterra, avendo espresso un gioco di squadra ancora più convincente. E che ha il vantaggio di giocare in casa e di voler fare bella figura, sapendo che può essere l’anno buono visto il connubio perfetto di giocatori giovani ed emergenti.
C’è poi l’incognita Spagna, nel momento in cui scriviamo siamo infatti in attesa che si giochi il quarto di finale proprio contro la Germania. Un quarto che avrebbe forse potuto essere una finale, visto il potenziale espresso dalle due formazioni.
Ricordiamo però che arrivare fino in fondo è spesso una questione non solo di talento ma di fortuna. Quella che in realtà all’Italia non era mancata, essendo la Svizzera più abbordabile di altre compagini. Bisognerà lavorare quindi sul talento.