Esclusiva Retesport – Boniek: ”L’esonero di Mourinho è coraggioso ma intelligente. Cambio che mette i calciatori con le spalle al muro”
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Boniek, vicepresidente Uefa, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport.
”L’esonero di Mourinho è una scelta coraggiosa, impopolare ma intelligente. Da fuori ho capito che da un mese il tecnico portoghese avrebbe terminato il rapporto con la Roma a giugno, per cui, consapevoli di questo, si può anche pensare di anticipare gli eventi: la Roma non stava giocando bene, c’erano tanti problemi, molti calciatori non erano felici con il numero degli stessi in aumento e la proprietà non era soddisfatta di vari comportamenti. Ci fosse stato un altro allenatore come Di Francesco tutti avrebbero considerato la scelta di esonerarlo giusta. Questo cambio mette con le spalle al muro i giocatori.
Prosegue Boniek: ”A giugno il futuro tecnico si sarebbe dovuto confrontare con il fantasma di Mourinho mentre ora con quello di De Rossi, anche se gli auguro di fare bene e rimanere a Roma. La situazione è diversa.
Daniele potrebbe portare sinergie divergenti e un entusiasmo maggiore nello spogliatoio. Smalling avrebbe potuto scrivere determinate cose prima dell’esonero di Mourinho. Per i giocatori non sarà facile giocare con il Verona poiché l’accoglienza non sarà delle migliori. De Rossi è un allenatore giovane ma l’esperienza a volte è un alibi per alcuni allenatori, non mi riferisco a Mourinho, anche Italiano e Motta non hanno esperienza ma hanno un altro passo e voglia di fare. In Italia possono vincere poche squadre e questo non significa che nelle altre ci siano allenatori poco bravi. La Roma è 9° ma non credo che l’organico sia peggiore di Fiorentina, Bologna e Atalanta, forse la società ha fatto questa valutazione. I giallorossi hanno una rosa che può arrivare dal quarto al settimo posto. Mourinho va, comunque, ringraziato per quello che ha fatto”.
Boniek sulla possibilità di arrivare a Dublino: ”Non so quante possibilità possa avere la Roma di arrivare in finale di Europa League ma sicuramente passare il turno contro il Feyenoord non sarà facile. I giallorossi hanno bisogno di tornare in Champions e potrebbero farlo anche mediante la competizione europea. I calciatori dovranno dare di più: la Roma non era la famiglia del Mulino Bianco”.
Il vicepresidente Uefa conclude con un pensiero sulla posizione di Lina Souloukou: ”Sarebbe un errore mandarla via. Se non condivideva la scelta di Mourinho non ha senso allontanarla perché non tutti devono dire per forza ‘sì signore”’.