
Roma, idea Mitchell per la direzione sportiva: ecco chi è
Calciomercato
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Prosegue la ricerca del nuovo ds da parte dei Friedkin, che dopo l’addio di Pinto, dovranno a breve sciogliere le riserve e annunciare l’arrivo di un nuovo dirigente per preparare la prossima stagione nel migliore dei modi.
Salgono le quotazioni di Paul Mitchell, inglese, 42 anni, che ha lavorato negli ultimi anni per Lipsia, Tottenham e Monaco recentemente.
IL PROFILO – Relativamente giovane ma già protagonista in Europa nel settore scouting da oltre un decennio. Il motivo risiede nel fatto che Mitchell dopo aver iniziato una discreta carriera da calciatore, in particolar modo con la maglia del Wigan in Inghilterra, a causa di diversi gravi infortuni ha smesso di giocare alla soglia dei trent’anni.
Nel 2010 ha dunque intrapreso subito la strada della direzione sportiva. Nominato capo scouting da un club di seconda serie (il Milton Dons) ha scoperto e ingaggiato Dele Alli (poi finito al Tottenham).
Nel 2012 primo step di crescita con l’assunzione al Southampton. Ai Saints Mitchell reclutò alcuni nomi di spicco, alcuni dei quali sarebbero diventati assoluti campioni: Maya Yoshida , Nathaniel Clyne , Graziano Pelle , ex giocatore dei Ten Hag dell’Ajax Dusan Tadic , e il nome più importante del gruppo, Sadio Mane.
Il top in carriera sicuramente Mitchell lo raggiunge al Tottenham: nominato direttore dell’area scouting nel 2014, rintraccia sul mercato diversi calciatori di assoluto livello, alcuni dei quali ancora oggi protagonisti negli Spurs come Son, senza dimenticare Alderweireld, Trippier e lo stesso Dele Alli.
Nel 2018 il passaggio nella galassia Red Bull, per volontà di Rangnick. Mitchell ha collaborato con il Lipsia, poi si è dedicato anche alla formazione degli altri due progetti, New York e Bragantino, formazione brasiliana sempre di proprietà della Red Bull. In questa fase ha lanciato altri calciatori del calibro di Dani Olmo , Christopher Nkunku, Dayot Upamecano e Matheus Cunha. Successivamente il passaggio prima al Bruges e poi al Monaco, dove ha trascorso gli ultimi mesi di attività fino ad ottobre scorso.

FILOSOFIA – Si tratta chiaramente di un direttore sportivo dedito soprattutto alla ricerca di nuovi talenti. Le caratteristiche privilegiate dal dirigente inglese sono l’età (di media tra i 20 e i 24 anni) e la provenienza da realtà non particolarmente note, quindi giocatori affamati pronti ad esplodere. Un punto importante per Mitchell è lo sviluppo del settore giovanile. Arrivato al Monaco, notò uno scadimento dell’area giovanile tanto da dichiarare subito la necessità di tornare ad investire in questo settore: “Abbiamo speso troppo in questi anni senza fare ciò che questo club è riuscito a realizzare negli scorsi decenni”.
Una scelta importante da questo punto di vista, che potrebbe avere un riflesso interessante in casa Roma è stata la creazione della seconda squadra del Monaco (c.d. “Groupe Elite”) fondamentale per accelerare il percorso formativo dei giovani più promettenti. “Si trattava di trovare opportunità per avere più punti di contatto con la prima squadra. Quanti più punti di contatto il giocatore ha con la prima squadra, tanto più credito potrà accumulare presso l’allenatore della prima squadra. Questo dà all’allenatore la fiducia necessaria per esporlo con più regolarità alla prima squadra e poi per partire titolare e partire dalla panchina“.
I risultati al Monaco non sono stati eccezionali, rispetto al passato per Mitchell, ma da quando ha iniziato a collaborare con il club monegasco, in prima squadra hanno esordito una ventina di calciatori del settore giovanile. Altro aspetto da tenere in considerazione, vista l’attenzione posta dai Friedkin sul settore giovanile giallorosso sin dallo sbarco nella capitale.
PERICOLO UNITED – Recentemente il 25% delle quote del Manchester United sono state acquisite dal miliardario Sir Jim Ratcliffe, che potrà decidere anche delle questioni sportive. Mitchell è molto legato a Ratcliffe ma ha già rifiutato una sua offerta recentemente quando il taycoon lo voleva alla direzione sportiva del OG Nice, altro suo club ma Mitchell lavorava per il Monaco.