L’Union Saint-Gilloise di Pocognoli: la multinazionale di Bruxelles sulle note dei Righeira
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La prossima avversaria della Roma in Europa League sarà l’Union Saint-Gilloise, formazione belga tornata in auge nell’ultimo biennio, dopo un lungo oblio sportivo.
Il ritorno nel calcio che conta
L’Union è un club storico e dal passato glorioso: parliamo però dei primi del Novecento (quando collezionò ben 11 titoli nazionali ma non esisteva ancora la Coppa dei Campioni), mentre la sue uniche apparizioni in Europa furono nella vecchia Coppa delle Fiere.
Ci fu anche un doppio confronto con la Roma: la prima volta nell’edizione del 1959-60, quando la formazione belga eliminò ai quarti la Roma; i giallorossi si vendicheranno nell’edizione successiva, agli ottavi, poi nel 1965 l’ultima apparizione in Europa (eliminato ai trentaduesimi di Coppa delle Fiere) prima di un declino che farà sprofondare il club nelle serie minori per decenni.
L’esordio assoluto nelle competizioni UEFA di epoca moderna risale a due anni fa.
Talenti ma numeri al ribasso
La formazione di Bruxelles è una vera e propria multinazionale. Oltre ai calciatori di origine belga infatti, ci sono una ventina di giocatori che rappresentano altrettanti paesi: dal Congo, al Ghana, dalla Norvegia, alla Spagna, passando per Giappone, Inghilterra, Madagascar, Nigeria, Finlandia, Argentina, Svezia e Lussumburgo.
Una rosa molto giovane – la media età è di 25 anni – che secondo i dati transfermarkt vale circa 90 milioni di euro.
Nel 2018 il club è stato rilevato dall’imprenditore Tony Bloom, già proprietario del Brighton, alla ricerca di una nuova realtà in cui investire. Il modello su cui è stato ricostruito il club è quello, intrapreso da diverse società nel mondo, ispirato al ‘Moneyball’, film con Brad Pitt che narra la storia della squadra di baseball di Oakland che arriva a trionfare selezionando i giocatori attraverso criteri “scientifici”. Dagli Expected goals alla percentuale di passaggi completati, migliaia di dati e statistiche analizzati per scegliere i calciatori più adatti. Mesi di valutazioni basate anche su colloqui con familiari, ex allenatori e persino il monitoraggio dei profili social alla ricerca del profilo perfetto.
In questa stagione la formazione fiamminga non sta replicando gli ottimi risultati dello scorso biennio. Attualmente l’USG è al 10° posto in classifica nella Jupiler League e non vince una gara da fine settembre. Un solo punto in tre gare europee, raccolto contro il Bodo Glimt.
Sebastian Pocognoli, 37 anni, è il tecnico della formazione belga. Assunto la scorsa estate, finora ha maturato una media di 1.15 punti a partita. In vista della sfida europea, il tecnico dell’USG tra giocatori fuori lista UEFA e infortunati, non potrà contare su 8 elementi.
L’Union Saint-Gilloise come la Roma ha grossa difficoltà a segnare. Il miglior marcatore è Mohammed Fuseini, 22enne ghanese che ha realizzato 4 reti delle 20 totali in 20 partite stagionali.
L’Union – squadra di un sobborgo di Bruxelles che ricorda il Chievo a Verona – ha sempre mantenuto il suo storico stadio costruito all’interno di un parco, con le tribune create sulla collina del Parc Duden, nel comune di Forest. La curiosità vera riguarda il pre-partita che anche i tifosi romanisti potranno vivere, simpaticamente, in Belgio: prima della gara di giovedì, come spesso accade, ci sarà l’esibizione live di Johnson dei Righeira, visto che l’inno del club belga è Vamos a la Playa.