
Athletic, prosegue il braccio di ferro tra ultras e società: i motivi
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Gli appelli di Nico Williams e Valverde rivolti al pubblico, sembrano stonare – se ascoltati o letti da fuori – con il racconto, a volte eccessivamente retorico, dell’ambiente che si vive al San Mamés quando l’Athletic Bilbao scende in campo contro le sue avversarie.
Uno stadio solitamente caldo, che pesa sui risultati casalinghi della formazione basca.
In realtà la motivazione della protesta di quest’ultimo periodo da parte del pubblico basco nei confronti delle istituzioni e della società appare similare a ciò che è accaduto anche qui nella capitale negli scorsi anni.
Non concerne evidentemente i risultati, visto che l’Athletic è quarto in LIGA e quindi in lotta per la Champions e in corsa in Europa League, bensì aspetti di natura logistico-organizzativa sulle modalità del tifo al San Mamès.
Prosegue infatti il braccio di ferro tra l’Athletic e le tre principali frange della locale tifoseria organizza, gli Erigo Cabacas, Heni Harmaila, gli Euskal Lions e i Piratak, che domenica hanno dato vita a qualche momento surreale sugli spalti. Tra i motivi del muro contro muro tra gli ultras e la società, il numero elevato di multe causato dalla condotta discutibile della curva. Obiettivo dichiarato dal presidente Jon Uriarte è quelle di avere l’appoggio di una «tifoseria attiva, ma che appoggi con rispetto». Un clima di tensione che potrebbe pesare anche nella sfida decisiva contro la Roma.