
Esclusiva Retesport – Infortuni Smalling, Dott. Avaldi (nutrizionista): “Il vegano se seguito correttamente può supportare l’attività agonistica senza problemi”
Esclusive
Condividi l'articolo
Il Dottor Francesco Avaldi, nutrizionista ed ex collaboratore di società del calibro di Milan, Real Madrid, PSG e Atalanta è intervenuto ai microfoni di Retesport 104.2 per analizzare alcuni aspetti della dieta alimentare dei calciatori oltre ad un focus specifico sulla situazione di Smalling:
Ha avuto esperienze importanti al Psg, al Milan, ma anche all’Atalanta, qual è l’equilibrio tra l’alimentazione e l’attività calcistica?
“Non ci sono grosse differenze tra gli sportivi e coloro che non fanno attività sportiva a livello agonistico.
Smalling è un calciatore vegano e da un anno ha avuto una serie di infortuni muscolari, questa tipologia di dieta può incidere sulle prestazioni dei calciatori?
“La letteratura scientifica dice che il carburante principale per uno sport come il calcio è il carboidrato. Un atleta vegano se ben condotto può sicuramente far fronte ad un impegno agonistico senza andare in deficit. Ho letto che Smalling ha avuto diversi problemi: sicuramente il vegano ha bisogno di un’integrazione come la creatina, che non è assolutamente doping e che sviluppa l’ipertrofia del muscolo, piuttosto che le vitamine B e B12, quest’ultima assimilabile solo con proteine animali. Nella Roma conosco Mancini e Spinazzola che sono due atletici che ho seguito all’Atalanta. Penso che un vegano possa affrontare tranquillamente l’attività agonistica, certamente serve una particolare attenzione sulla combinazione degli alimenti per i vegani e i vegetariani”
Ronaldo?
“E’ un professionista a tutto tondo, si cura in maniera maniacale, cura ogni aspetto del suo fisico. A Madrid era il primo che arrivava e l’ultimo che lasciava la struttura sportiva. Lo si vede anche a occhio nudo. L’aspetto importante è capire l’attenzione che Ronaldo ha durante la partita, è sempre sul pezzo, il livello di concentrazione – a parte l’aspetto genetico – è migliorato attraverso l’alimentazione e la cura delle ore del sonno. Con lui c’era poco da fare, avevamo a che fare con una macchina di Formula1 i cui margini di modifica eran veramente pochi. Ricordo che tutte le volte che c’era l’integrazione mirata al singolo giocatore, lui faceva sempre l’integrazione, si affidava con professionalità perchè voleva raggiungere determinati obiettivi”
A chi è rimasto legato nel mondo del calcio?
“A Rino Gattuso, grande personaggio, grande uomo e grande atleta”