Da ‘Reazione a catena’ allo stadio Olimpico: l’amore di Marco Liorni per la Roma

Da ‘Reazione a catena’ allo stadio Olimpico: l’amore di Marco Liorni per la Roma

Esclusive

Condividi l'articolo

Marco Liorni è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Rete Sport, raccontando la passione che lo lega alla Roma. Il noto conduttore televisivo ha ripercorso la tormentata estate dei tifosi giallorossi, dagli addii di Totti De Rossi al mercato di Petrachi.

Ecco uno stralcio delle sue parole (in fondo alla pagina il podcast integrale). 

"Roma-Parma è stato un momento fantastico, gli scudetti quando arrivano sono una cosa pazzesca. Abbiamo passato una brutta estate, soprattutto all'inizio c'è stato un momento di distacco. Se tutti i sogni vanno in frantumi allora cosa rimane, una cosa troppo fredda con la sensazione che sono tutti di passaggio. Registrando 'Reazione a catena' a Napoli, conosco quell'ambiente e De Laurentiis sembra l'opposto: cerca di trattenere tutti, aggiungendo ogni anno uno o due pezzi e non credo che abbiano un fatturato superiore rispetto a quello della Roma. Dopo questo distacco c'è stato un momento di recupero, soprattutto mi è piaciuta la prima conferenza stampa di Petrachi dove mette in evidenza il senso di appartenenza e il dare tutto per questa maglia. In questo modo il tifoso può sentirsi orgoglioso nonostante le poche vittorie, se diventa questo la Roma allora va bene".

Il noto conduttore chiarise il suo concetto prendendo ad esempio i due ex capitani giallorossi: "Se hai Totti e De Rossi lo sai che si farà tutto il possibile, anche commettendo errori, però sei qualcosa, se non li hai ogni problema diventa gigantesco. Le partite non le seguo più dallo stadio, le vedo in TV. Io ero un curvarolo da panini con la salsiccia, ma comunque seguo ancora tutti i giorni la Roma perché c'è un grande legame. Di bello nella Roma c'è tanto, ma in realtà serve solo compattezza. Zaniolo e Pellegrini li dobbiamo coccolare, Florenzi lo adoro. Su Mkhitaryan c'è grande curiosità, sia come calciatore e sia per quello che può portare come uomo a Roma e come mentalità".