Gasperini e la metamorfosi dell’Atalanta: un capolavoro che vale più di uno scudetto

Gasperini e la metamorfosi dell’Atalanta: un capolavoro che vale più di uno scudetto

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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Sarà sicuramente una scelta valida ma la cosa più importante è perché ho smesso: per dare al nuovo allenatore una possibilità di progetto.

Dateci fiducia, vedrete che alla fine avremo ragione. Claudio Ranieri ci mette la faccia: il suo sostituto sarà un tecnico in cui crede fortemente. Il candidato principale, che sembra ormai a un passo dalla Roma, è Gian Piero Gasperini.

L’attuale allenatore dell’Atalanta, dopo un fitto colloquio con la dirigenza, ha deciso di mettere la parola fine alla sua esperienza a Bergamo. La società giallorossa è pronta a iniziare un programma triennale affidandosi alla sua esperienza e capacità di valorizzare calciatori apparentemente inadeguati. Gasperini è un tecnico che divide esattamente a metà la tifoseria capitolina: c’è chi evidenzia il suo lavoro straordinario all’Atalanta e chi non lo ritiene adeguato alla piazza di Roma.

Metamorfosi Atalanta: ecco il capolavoro di Gasperini

Gian Piero Gasperini ha iniziato la sua avventura a Bergamo nella stagione 2016-17. L’avvio è stato scioccante: 4 sconfitte dopo le prime 5 partite e appena 3 punti raccolti che spedirono l’Atalanta in fondo alla classifica al 19° posto. I Percassi hanno difeso il proprio tecnico rinnovandogli la fiducia: mai mossa fu più azzeccata e lungimirante. La Dea, infatti, ha chiuso la stagione al 4° posto con 72 punti, record assoluto della propria storia, sino a quel momento… Ecco l’inizio della rivoluzione Gasperiniana. Il tecnico di Grugliasco, in 9 stagioni, ha trasformato un club marginale che è retrocesso 34 volte in Serie B, sino a passare per la Serie C nel 1981-82, in una realtà centrale in Italia e in Europa. Un capolavoro.

L’Atalanta dal 2016 al 2025, in 8 occasioni, è stata protagonista in una coppa internazionale: 5 partecipazioni alla Champions e 3 all’Europa League. La Dea non si è limitata a far parte dei tornei Uefa ma si è presa la scena. La formazione di Gasperini, infatti, ha scritto la storia del club con risultati straordinari: 5-1 in casa dell’Everton, 2-2 tra le mura del Barcellona, 1-1 contro il Manchester City e dominio totale con il Liverpool ad Anfield in due occasioni 0-2 e 0-3. Il tris firmato nel 2023-24 è stato il preludio alla vittoria dell’Europa League contro il Bayer Leverkusen: altro 3-0 storico contro una formazione che sino al quel momento non aveva mai perso una partita in stagione.

In Serie A, ha raggiunto il miglior piazzamento della storia dell’Atalanta (3°) con ben 78 punti, altro record del club. Fino alla stagione 2015-16, prima dell’arrivo del Gasp, la Dea non era mai andata oltre la 6° posizione ed era accaduto solo in 4 occasioni (1988-89, 1961-62, 1947-48 e 1940-41). L’Atalanta durante la rivoluzione Gasperiniana ha raccolto 623 punti, alle spalle di Juventus (711), Inter (707), Napoli (699) e Milan (641), e ha segnato 665 gol, solo i nerazzurri di Milano hanno fatto meglio. Nella classifica globale sino al campionato antecedente alla sua esperienza a Bergamo, la Dea aveva ottenuto 2210 punti fermandosi all’undicesima posizione, lontana ben 1663 lunghezze dal quinto posto.

Gasperini ha portato la sua squadra in finale di Coppa Italia in 3 occasioni: lo stesso numero di volte dell’intera storia dell’Atalanta. La formazione nerazzurra, però, le ha perse con Lazio (2018-19) e Juventus (2020-21, 2023-24): una delle critiche rivolte al tecnico di Grugliasco.

Insomma, stando alla pura cronaca, Gasperini ha trasformato un club che aveva vinto una sola Coppa Italia (1962-63) ed era abituato a retrocedere in Serie B, in una realtà centrale in Italia e in Europa. Un capolavoro che vale più di uno scudetto vinto.