Valzer ds in Serie A, ma Ghisolfi è sempre più saldo: l’analisi

Valzer ds in Serie A, ma Ghisolfi è sempre più saldo: l’analisi

Approfondimenti

Condividi l'articolo

Per almeno tre mesi a Roma, diverse indiscrezioni giornalistiche consideravano Florent Ghisolfi in bilico nel ruolo di direttore sportivo.

A gennaio il suo lavoro, secondo molte fonti, è stato oggetto di una valutazione attenta da parte della proprietà.

Parallelamente però da Trigoria piovevano secche smentite sulla possibilità che il francese potesse lasciare a breve la Roma: “La posizione di Ghisolfi è saldissima”.

Si è fatto il nome di Sartori, che ha prolungato poi il suo contratto con il Bologna; poi è stato il turno di Andrea Berta che, dopo aver lasciato l’Atletico Madrid a compimento di un grande decennio di successi, è in procinto di firmare per l’Arsenal. A Torino, sponda Juve, nonostante le rassicurazioni degli ultimi giorni, la posizione di Giuntoli non è blindata come qualche mese fa, mentre De Laurentiis al momento ripartirà ancora da Manna.

E mentre il Milan ha scelto Igli Tare (che prima dell’arrivo di Pinto era in lizza per la carica di direttore sportivo della Roma secondo le ricerche affidate da Friedkin agli algoritmi…) in casa giallorossa non c’è aria di divorzio tra il club e l’ex Nizza, anzi.

Dopo l’addio di Lina Souloukou, il francese ha ampliato la sua sfera di competenza. Se la scorsa estate, a metà campagna acquisti, il suo ruolo sembrava esser stato perimetrato, nella finestra invernale tra difficoltà oggettive legate ai paletti imposti dall’UEFA e idee personali, le scelte operate sul mercato hanno tutte il suo marchio.

Calciatori relativamente giovani, provenienti da squadre di medio livello su cui lavorare soprattutto in proiezione futura. Nel frattempo ‘Flo‘ come lo chiamano a Trigoria, ha incassato la fiducia del club e di Ranieri, che pur avendolo in diverse occasioni quantomeno corretto sul piano comunicativo, non risulta essere contrario ad oggi ad una sua riconferma.

Ghisolfi, che ha un contratto di altri due anni con la Roma, è sempre più presente nella vita del club. Di recente (rispetto a quanto accadeva a settembre) oltre ad affiancare quotidianamente Ranieri nel rapporto quotidiano con i calciatori della prima squadra, ha iniziato a seguire tutte le gare casalinghe della Primavera (ieri era al fianco di Alberto De Rossi al Tre Fontane) e superate le difficoltà linguistiche, è spesso intervenuto ai microfoni delle tv nazionali prima e dopo le sfide della Roma.

Condivisa la scelta del ritorno di Balzaretti nel comparto dirigenziale e sportivo del club, Ghisolfi sta lavorando alla ristrutturazione del settore scouting, oltre ad occuparsi in prima persone dei rinnovi di contratto di prima squadra e giovani. Inoltre ha presenziato a diversi eventi pubblici e istituzionali del club al fianco di Lorenzo Vitali, attualmente figura apicale dell’area amministrativa.

Insomma tutto tranne una figura periferica o in procinto di lasciare la Roma. Ranieri recentemente a domanda precisa su un possibile ritorno in giallorosso di Burdisso (ex dt della Fiorentina e accostato la scorsa estate alla Roma proprio nel ruolo di Ghisolfi) ha risposto seccamente: “Se torna lui vado via io?”. Una battuta che lascia intendere come al momento nella Roma i ruoli dell’area sportiva siano abbastanza definiti: Ghisolfi operato del mercato e responsabile dell’area tecnica della Roma; Claudio Ranieri (da giugno) dirigente senior e consigliere sportivo della proprietà, ma anche supervisore dell’area sportiva.

E nonostante ‘radio mercato’ segnali ancora concreta la possibilità che la Roma ingaggi da qui a settembre una figura più esperta, che possa rappresentare una sorta di direttore generale dell’area sportiva (ad es. uomini dell’esperienza di Daniele Pradè che potrebbe lasciare Firenze a giugno…), c’è sempre una variabile imponderabile: i Friedkin e i loro repentini cambi di umore. Ma l’imponderabile, come tale, non è pronosticabile…