Soulè titolare col Porto? Ecco perchè Ranieri potrebbe puntare sull’argentino

Soulè titolare col Porto? Ecco perchè Ranieri potrebbe puntare sull’argentino

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A tratti una meteora, spesso paragonato al suo predecessore argentino Iturbe, in alcuni casi criticato in maniera costruttiva da Ranieri (‘deve diventare più pragmatico col pallone tra i piedi…’), ma anche domenica un lampo al Tardini che potrebbe essere quella scintilla da cui ripartire, anzi partire e non fermarsi più.

Matias Soulè qualche giorno fa con una gemma su punizione, ha regalato tre punti importanti ai giallorossi, ma non è stato solo quello.

Dopo un’ottima prova col Napoli, condita forse da un paio di sbavature offensive che potevano portare ad altrettante reti, Claudio Ranieri ha dato fiducia all’ex bianconero.

Una fiducia che poi è stata anche condita da una dichiarazione al miele: “Mati deve stare sereno, continuare a lavorare come sta facendo, perchè la Roma del futuro sarà sua”. L’investimento fatto dalla Roma la scorsa estate non ha ancora fruttato in termini numerici: due soli gol, seppur splendidi, sono un bottino magro per un ragazzo che un anno fa di questi tempi era in testa a tutte le classifiche di rendimento relative ai calciatori under21 d’Europa.

Con i giovani serve pazienza, Ranieri lo ha lasciato intendere sin dai primi giorni successivi al suo ritorno nella capitale. Ora però in tanti sperano abbia anche un pizzico di coraggio in più, con sguardo proiettato alle scelte di domani contro il Porto.

Gara all’Olimpico, quindi in una zona di comfort maggiore per tutta la squadra. Una gara che la Roma deve vincere per passare il turno. La connessione con Dybala, seppur sperimentate poche volte, in allenamento c’è. Paulo è stato il primo a congratularsi con Mati per la splendida rete su punizione. A destra in assenza di Saelemaekers, sono due le ipotesi al vaglio per Ranieri: Celik e El Shaarawy. Ma se scegliesse Soulè, potrebbe operare una massa a sorpresa che contestualmente consentirebbe a Dybala di giocare più avanzato e più vicino a Dovbyk.

A quel punto in mezzo potrebbe giocare dall’inizio Pisilli per dare equilibrio al centrocampo e spingere la Roma ad aggredire, come fatto all’andata, i portatori di palla del Porto efficaci tecnicamente ma spesso in difficoltà sotto pressione e quando costretti a giocare sopra ritmo.

Una scelta dunque che avrebbe una logica tecnica, fisica – Soulè è apparso particolarmente brillante in termini di condizione – e psicologica, per sfruttare l’entusiasmo e la rinnovata vena offensiva dell’argentino. Palla ora a Ranieri…