Roma, da Belotti a Darboe: cinque esuberi utili per le plusvalenze

Roma, da Belotti a Darboe: cinque esuberi utili per le plusvalenze

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Due premesse d’obbligo: la Roma dovrà realizzare entro il 30 giugno un’altra importante quota di plusvalenze, intorno ai 40 milioni (salvo non ci sia un altro exploit in Europa League con la qualificazione alla terza finale consecutiva, che abbatterebbe in parte questa quota grazie ai ricavi e gli incassi da botteghino); il club giallorosso deve soprattutto ancora annunciare il nuovo direttore sportivo e sul piano operativo questo ad oggi – ammesso che non ci sia già qualcuno all’opera sotto traccia – rappresenta un problema. Perchè Tiago Pinto lo scorso anno cominciò a lavorare per tempo su questa delicata dinamica, raggiungendo l’obiettivo dei 30 milioni circa di plusvalenze grazie alle cessioni minori dei vari Volpato, Missori, Tahirovic e diversi esuberi di rientro dai prestiti come Reynolds, Perez, Villar e Kluivert.

In vista della prossima sessione di mercato la Roma potrebbe attingere dall’attuale rosa (Zalewski è uno dei possibili partenti, ma occhio alle grandi offerte anche per calciatori più importanti come Ndicka), ma proverà in teoria a piazzare anche alcuni esuberi.

Sono cinque i calciatori di rientro dai prestiti che potrebbero permettere al nuovo direttore sportivo di limitare in parte la necessità di plusvalenza: Belotti, Kumbulla, Darboe, Shomurodov e Solbakken.

Questi cinque calciatori che, con alterne fortune, si trovano attualmente in prestito (quattro in Italia, il norvegese in Giappone) pesano a bilancio tra ammortamenti e ingaggi circa 20 milioni di euro. L’aspetto positivo è che Solbakken, Darboe e Belotti in caso di cessione a titolo definitivo frutterebbero delle plusvalenze integrali, essendo stati ingaggiati a costo zero o – nel caso del gambiano – proveniente dal settore giovanile.

Piazzarli però prima del 30 giugno è impresa piuttosto ardua. Ebrima Darboe dopo il prestito al Lask, è stato ingaggiato dalla Samp di Pirlo e a Genova sta trovando continuità di rendimento e anche gol. Valore di mercato basso, forse un paio di milioni, 3 ad esser buoni. Dipenderà dalla parte finale di questa stagione e se la Samp riuscirà a centrare almeno i play-off per la Serie A.

Il Gallo ha ampie chance di restare a Firenze. La Roma cedendolo ai viola si è assunta un rischio sportivo, perchè all’epoca la squadra di Italiano era in piena lotta per la Champions. Ora è più distante ma non ha ancora trovato continuità sotto porta: una sola rete, tanti legni ma anche tanta generosità e assist per i compagni. Belotti è molto stimato a Firenze ed è probabile che la viola un’offerta possa farla, magari intorno ai 7-8 milioni. Sarebbe oro colato.

L’albanese e l’Uzbeko difficili da piazzare

Eldor Shomurodov e Marash Kumbulla sono i due grandi problemi in termini economici. L’uzbeko recentemente ha trovato una doppietta decisiva contro la Salernitana che lo ha rilanciato. E’ stato fermo a lungo per infortunio e i 17 milioni spesi dalla Roma tre anni fa, non si recupereranno mai. Ha un diritto di riscatto a 10 che il Cagliari quasi sicuramente non eserciterà. Una soglia fissata per provare a tenere alto il suo valore sul mercato. Se la Roma dovesse incassarne la metà a due anni dalla scadenza sarebbe un gran successo.

Kumbulla aspetta invece un ‘amatore‘. Al Sassuolo ha disputato appena 19 minuti. Il suo agente ha più volte ritenuto che tornerà a Roma per provare a riconquistarsi un post, ma i piani del club e di De Rossi sembrano ben diversi. Probabile per lui una cessione in prestito, magari con diritto-obbligo di riscatto. Juric lo apprezza molto ma lascerà il Torino. Una media squadra di A potrebbe pensarci, ma non entro il 30 giugno.

Infine Solbakken. Arrivato dal Bodo e scartato da Mou, è passato dalla Grecia per poi sbarcare in Giappone. Un giro del Mondo in meno di due anni che ha prodotto uno stop al ginocchio e tante, troppe difficoltà. Eppure nel primo periodo della Roma era nazionale e titolare della Norvegia. All’estero può trovare nuove chance, in campionati minori probabilmente, ma è difficile fissare un valore. Fossero pure 2-3 milioni per la Roma sarebbe ossigeno puro, considerando che è arrivato a parametro zero.

(Francesco Oddo Casano)