
Roma, ora dieci gare per giocare ancora le Coppe
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Amarezza, sgomento, dispiacere, frustrazione e tanto, tantissimo rammarico.
Negli ultimi quattro anni i giallorossi non avevano mai abbandonato le coppe (Conference o Europa League) a marzo, riuscendo a centrare quattro semifinali e due finali consecutive.
Ora Claudio Ranieri dovrà riportare il gruppo sul livello massimo di concentrazione in vista della sfida di domenica col Cagliari. L’obiettivo è la sesta vittoria consecutiva in campionato (il record massimo di Ranieri con la Roma è di 7 e risale alla stagione 2009-2010), prima della sosta per le Nazionali.
Il tecnico giallorosso dovrà prima valutare le condizioni fisiche di chi ieri sera ha battagliato e provato a tenere testa, di fatto per quasi tutta la partita, all’Athletic in inferiorità numerica. Mancini ha giocato con un leggero fastidio muscolare, su cui la società giallorossa non ha inviato particolari indicazioni ma non è al 100%. Dybala è uscito ad inizio ripresa e domenica servirà anche la sua qualità per battere la formazione di Nicola.
Probabile l’impiego dall’inizio di diversi calciatori freschi come Konè, Saelemaekers, Soulè, Pisilli e Shomurodov. Difficile che Ranieri schieri dall’inizio Dovbyk, vista l’elevata dose di critiche che stanno piovendo sull’ucraino dopo la prestazione piuttosto sciapa di ieri sera.
Un dato è certo: dopo la grande scalata in classifica degli ultimi tre mesi, ora la Roma giocando una volta a settimana avrà modo di preparare al 100% le prossime dieci sfide di campionato, con l’obbligo morale di provare a vincerle tutte per centrare come minimo la qualificazione all’Europa League e come obiettivo massimo, ad oggi oggettivamente molto complicato, il piazzamento Champions.