EURO 2024, gruppo B: Spagna favorita. Italia e Croazia inseguono il secondo posto
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SPECIALE EURO 2024 – Nel gruppo B dei prossimi campionati Europei, la competizione è altissima.
Italia
Partiamo proprio dagli Azzurri, pronti a difendere il titolo ottenuto sotto la gestione Mancini nel 2021. Il primo grande cambiamento della Nazionale è ovviamente la panchina. Luciano Spalletti è subentrato la scorsa estate e una parte dello zoccolo duro ha chiuso il suo ciclo. La difesa è quasi completamente rinnovata: finita l’era di Bonucci e Chiellini, continua quella Gigio Donnarumma fra i pali. Difficile parlare di vera e propria rivoluzione nel resto dei reparti. Anche in attacco, è bagarre fra Scamacca e Retegui, a centrocampo Barella e Cristante sembrano essere i cardine come Chiesa a sinistra. La vera differenza la traccia il modulo. Spesso Spalletti ha modificato l’assetto della sua Nazionale, che abbiamo visto – anche recentemente – giocare 3 dietro. Un 3-4-2-1 con una mezzala, spesso Frattesi, nel ruolo di assaltatore e tattico in fase di ripiego. Insomma, 10 partite (6 Vittorie, 3 pareggi e una sconfitta) non sono sufficienti per presentarsi all’Europeo con certezze scritte nella pietra. Certo è che manca il grande campione, quel ‘numero 10’ capace di inventare la giocata dal nulla. La squadra di Spalletti debutterà contro l’Albania il 15 giugno a Dortmund. Il 20 giugno, invece, sarà la volta del faccia a faccia contro la Spagna, testa di serie del girone, a Gelsenkirchen. Il girone di qualificazione dell’Italia si chiuderà, infine, il 24 giugno, quando gli azzurri affronteranno la Croazia a Lipsia.
Spagna
Luis De la Fuente ha raccolto l’eredità di Luis Enrique dopo il buno nell’acqua dell’ultimo Mondiale. Come Spalletti, anche l’ex Athletic Bilbao ha poche partite: 10. Il CT spagnolo però, ha già alzato un trofeo: la Nations League e si è qualificato per la competizione da primo nel girone. Il modulo di base è il 4-3-3, importante la perdita di Gavi a centrocampo, ma sostituito da Fermin Lopez, sempre del Barcellona. Rodri il metronomo, Morata il centravanti. L’attaccante dell’Atletico Madrid ha un grande feeling con la competizione: ha segnato 6 gol nelle ultime due edizioni, solo Griezmann e Cristiano Ronaldo hanno fatto meglio di lui. La Spagna si presenta fra le favorite: ha dalla sua un sistema collaudato e tanti giovani che si sono già affacciati su palcoscenici importanti. Su tutti, quel Lamine Yamal che viene indicato come erede di Messi al Barcellona. Dal futuro alla storia: le Furie Rosse hanno vinto 3 Europei, tanti quanti ne ha vinti la Germania.
Croazia
Croazia: qui il talento non manca, non è mai mancato. La selezione croata si presenta agli Europei di Germania con l’eterno Modric (13 presenze e tre gol nelle fasi finali) come capitano, a guidare una rosa che sta cercando di rinnovarsi. Ad allenarla c’è sempre il CT Zlatko Dalic, che ha portato la Nazionale in finale ai Mondiali del 2018 in Russia, persa poi con la Francia. Nessuno ha ottenuto risultati migliori dei suoi sulla panchina croata. La Croazia non ha mai vinto il Campionato Europeo. Il suo miglior risultato è stato raggiungere i quarti di finale. Nella sua prima partecipazione come nazione indipendente, la Croazia si è qualificata per Euro 1996 e, da allora, ha mancato solo un’edizione del torneo. Sulla carta, la squadra di Dalic e quella di Spalletti dovrebbero giocarsi il secondo posto dietro la Spagna. Il confronto fra le due Nazionali dice che – escludendo i calci di rigore – l’Italia ha vinto solo una delle nove sfide disputate contro la Croazia in tutte le competizioni, un 4-0 in amichevole, addirittura nel 1942, a fronte di 5 pareggi e 3 sconfitte. Fra i convocati di Dalic, anche 4 conoscenze del calcio italiano: : Erlic del Sassuolo, Pongracic del Lecce, Pasalic dell’Atalanta e Vlasic del Torino. Occhio al talento Martin Baturina, classe 2003, trequartista della Dinamo Zagabria.
Albania
L’Albania si affaccia ad Euro 2024 come una sorta di Cenerentola. Attenzione però a sottovalutare la nazionale di Sylvinho. L’ex terzino del Barcellona, ha portato l’Albania alla qualificazione grazie ad un girone strepitoso: 15 punti e primato condiviso con la Repubblica Ceca. “Siamo sudamericani, ma anche molto europei”. Così il CT ha presentato i suoi, che si arrivano per la seconda volta nella loro storia nella fase finale della competizione continentale. Nella prima e unica volta, ad Euro 2016, l’avventura si concluse alla fase a gironi. C’è tanta Italia nella lista di Sylvinho: Etrit Berisha e Ismajli dell’Empoli, Kastrati del Cittadella, Djimsiti dell’Atalanta, Hysaj della Lazio, Asllani dell’Inter, Kumbulla e Bajrami del Sassuolo e Medon Berisha e Ramadani del Lecce.