
Capolavoro Ranieri, raggi di Soulé anche senza Dybala: i numeri
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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – C’è una Roma con Dybala e una senza.
Dybala, infortunatosi contro il Cagliari alla 29° giornata, nel momento più importante della stagione, ha terminato anzitempo il campionato lasciando la Roma priva del suo unico fuoriclasse. I tifosi giallorossi, dati i precedenti senza l’argentino, si erano rassegnati a un finale mediocre. Ranieri, invece, è riuscito a responsabilizzare la squadra che, priva di leader, fa leva sul collettivo, il vero punto di forza dei giallorossi. Oltre a Dybala, i pilastri citati da Sir Claudio, Hummels e Paredes, non hanno giocato neanche un minuto contro l’Inter ma nessuno lo ha notato perché la squadra ha funzionato alla perfezione con i calciatori che si sono aiutati reciprocamente. Fare di necessità virtù, altro concetto espresso dal tecnico di Testaccio.
Raggi di Soulé anche senza Dybala: 0 sconfitte, ecco il capolavoro di Ranieri

In campo ci sono dei raggi di Soulé anche senza Dybala e questa è la notizia più importante per la Roma. Dall’arrivo di Ranieri, in Serie A, i capitolini hanno giocato 7 partite orfani della Joya: 5 vittorie (Parma 0-1, Empoli 0-1, Lecce 0-1, Verona 1-0, Inter 0-1), 2 pareggi (Juventus 1-1, Lazio 1-1) corredati da 7 gol fatti e appena 2 subiti (media punti 2,4). Solidità e difficoltà nel realizzare più di una rete, ecco cosa emerge nelle gare in cui la stella argentina non ha illuminato il campo. In più di una partita, però, ci ha pensato Soulé a tracciare la strada giusta: 4 gol e un assist che sono valsi 9 punti hanno colmato il vuoto tecnico lasciato da Dybala.
Il paragone con la scorsa stagione è impietoso. La Roma, in Serie A, senza l’argentino, dall’inizio alla fine, ha giocato 10 partite (media punti 1,3): 4 successi (Monza 1-0, Napoli 2-0, Frosinone 0-3, Sassuolo 1-0) un pareggio (Salernitana 2-2) e 5 ko (Milan 1-2, Inter 1-0, Bologna 0-2, Milan 3-1, Atalanta 2-1). La crescita della squadra giallorossa passa soprattutto dalla capacità di responsabilizzarsi mantenendo la luce accesa anche senza la stella più radiosa. Ranieri ha indicato la via: basta brancolare nel buio. In attesa del ritorno di Dybala che potrà far brillare ancora di più il campo insieme a un’altra stella, in questo caso nascente: Matias Soulé.