Angelino, il jolly di Juric: ecco perché è diventato imprescindibile

Angelino, il jolly di Juric: ecco perché è diventato imprescindibile

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IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – Angelino è diventato indispensabile.

L’ex terzino del Lipsia, riscattato in estate per soli 5 milioni, si è preso la fascia sinistra della Roma e non solo. La duttilità del classe 97′, infatti, è il valore aggiunto che lo ha reso imprescindibile prima per De Rossi e poi per Juric: Può giocare sia nella difesa a tre sia nei quattro a centrocampo nel 3-4-2-1. Ha una qualità eccellente”.

Il terzino spagnolo, anche questa sera contro Elfsborg, giocherà titolare: Angelino recupera abbastanza presto, sta facendo benissimo”. Il ventisettenne di Coristanco non ha saltato un minuto in stagione e diverse classifiche evidenziano il motivo di tale scelta. Il classe 97′ ha fatto arrivare almeno il doppio dei palloni in area rispetto ai compagni, è 1° per passaggi lunghi (34), passaggi nell’ultimo terzo di campo (47, secondo in Serie A dopo Bernabé), e per quelli che hanno causato un tentativo di tiro (15).

Una delle critiche rivolte ad Angelino è legata alla mancata fisicità (171cm) e di conseguenza al fatto che non sia adatto a ricoprire il ruolo di braccetto nella difesa a tre poiché in continua sofferenza sugli eventuali palloni alti. Lo spagnolo, però, riesce a sopperire a tale carenza mediante l’intelligenza, l’aggressività e l’esplosività. Il jolly a disposizione di Juric, infatti, è il primo calciatore della Roma per percentuale di duelli vinti (68,8%, 11 su 16), escluso Baldanzi (appena uno su uno).

Regista basso, esterno a tutta fascia, crossatore di estrema qualità (35%) e difensore aggiunto in caso di necessità: ecco Angelino il tuttofare giallorosso.