«Tanto vanno sfidate tutte», la grande bugia del calendario
Serie a tim
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IL MESSAGGERO (R.Buffoni) – C'era una volta un ritornello «tanto prima o poi dobbiamo incontrarle tutte» tormentone estivo, re delle hit-parade dal giorno della compilazione del calendario di serie A.
LA TRAMA – In linea di massima si possono stabilire i criteri per individuare, a bocce ferme, agevolati e ostacolati. Alla Juventus sembra garantita una crociera senza mare grosso: perfetta alternanza casa-fuori; Napoli subito alla seconda ma allo Stadium; Inter in trasferta ma alla settima; ultime 5 con tre in casa (Lazio, Samp e Roma) e due fuori (Udine e Cagliari). Più complicata la vita del Napoli che, per scelta, se ne farà due fuori all'inizio: esordio nella Firenze neo-americana e poi la Torino bianconera; quindi il San Paolo, ma con la Samp. Spicca il Napoli-Inter della penultima che potrebbe significare tutto (lotta per il titolo) o niente (scudetto e posti Champions già assegnati). Per l'Inter due periodi hot: dalla quarta alla settima (Milan, Lazio, Samp e Juve) e nelle ultime 5 (Roma, Fiorentina, Genoa, Napoli e Atalanta). Storie simili ma non uguali per Lazio e Roma. Detto del derby precoce c'è la novità dell'ultima in trasferta per entrambe causa indisponibilità dell'Olimpico (dovrà farsi bello per gli Europei 2020). I biancocelesti prima di chiudere a Napoli ospiteranno il Brescia, mentre la Roma si trasferirà in Piemonte: penultima col Torino (con il quale potrebbe contendersi l'Europa), ultima con la Juve (in ipotetica lotta per lo scudetto). L'anomalia a cavallo di andata e ritorno consentirà alla squadra di Lotito di giocare all'Olimpico quattro gare di fila: Lazio-Napoli, Lazio-Samp, Roma-Lazio e Lazio-Spal.
COLPI DI SCENA – Può accadere che alla fine l'assassino sia il maggiordomo, ovvero chi lotta per non retrocedere: un Parma-Napoli alla quart'ultima oggi sembra innocuo, salvo poi divenire trappola per Ancelotti se gli emiliani si dovessero giocare la vita.