Stadio, l’impianto porterà alla società un tesoretto da almeno 50 milioni l’anno
Rassegna stampa
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Il Tempo (F.M.Magliaro) – Alla città, i circa 25 km di fogli di carta che costituiscono il progetto Stadio consegneranno opere pubbliche alcune delle quali – l’unificazione della via del Mare con la via Ostiense e la messa in sicurezza idraulica del Fosso del Vallerano e dell’Acqua Acetosa – sono attese da decenni.
L’apporto dello Stadio viene normalmente «pesato» per il 14% delle entrate totali, circa 58 milioni sui 405 dell’ultimo anno (28% il merchandising e 58% i diritti tv). Considerando che lo Stadio di Tor di Valle sarà più grande dell’Allianz di Torino si può ritenere che le entrate per la società giallorossa possano essere anche più consistenti di quelle juventine, anche perché la Roma, insieme allo Stadio, edificherebbe una parte commerciale che la Juventus non ha (e sta cercando di avere)e che produrrebbe risorse aggiuntive. Al netto del tema della cessione dei diritti sul nome del futuro impianto che significa enormi flussi di denaro ogni anno per lunghi periodi. Infine, se effettivamente la Roma riuscirà a completare lo Stadio nei tempi previsti (26-28 mesi dopo la posa della prima pietra prevedibile, a oggi, per la primavera del prossimo anno), questo significherebbe che la società di Pallotta «recupererà» 6 anni sul tempo che è occorso ai bianconeri per costruire il loro impianto. Economicamente, sono 300 milioni di euro buoni.