Roma con 6 esterni ma nessuno convince. E sale El Shaarawy
Rassegna stampa
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A voler essere cattivi verrebbe da dire che di sei possibili soluzioni non ce n’è una che convinca davvero fino in fondo.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, a destra Mourinho ha due calciatori che quasi si assomigliano per modo di giocare e dna, Kristensen e Karsdorp. Ed un terzo, Celik, che è molto più difensore degli altri due, ma che spesso e volentieri incasella prestazioni sconfortanti (l’ultima contro il Milan, quando è partito titolare combinandone un po’ di tutti i colori). Il problema ad inizio stagione sembrava essere stato risolto con l’arrivo del danese Kristensen, che però nelle due partite contro Salernitana e Verona è sembrato quasi un alieno calato all’improvviso da Marte: smarrito, spaesato, come se non sapesse neanche cosa fare.
A sinistra, invece, i due che solitamente si contendono il posto potrebbero riposare entrambi. Zalewski viene infatti dalla gestione di un affaticamento muscolare all’adduttore della coscia sinistra; Spinazzola è stato invece in nazionale, ma Spalletti lo ha spedito in tribuna in entrambi le circostanze (preferendogli Dimarco e Biraghi), sintomo anche di uno stato di forma non eccezionale. In più Zalewski soffre spesso il mismatch a livello fisico, con gli allenatori avversari che vanno a giocare da quella parte, soprattutto se hanno attaccanti fisici (un po’ come succedeva con Florenzi). E allora magari Mou potrebbe decidere anche di lanciare a sorpresa El Shaarawy, pure per aumentare il peso offensivo della manovra, seppur anche il Faraone non sia un gigante e anche lui non è stato benissimo, dovendo gestire delle problematiche fisiche. Lui, però, gode di grandissima stima da parte di Mou, che sa che ci può contare sempre, in qualsiasi ruolo.