Roma-CSKA Mosca, Goncharenko: “La qualificazione dipenderà dalle due partite con la Roma”

Roma-CSKA Mosca, Goncharenko: “La qualificazione dipenderà dalle due partite con la Roma”

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Viktor Goncharenko, tecnico del CSKA, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Roma.

Queste le sue parole:

Come vede l’allenatore della Roma? Cosa bisogna aspettarsi vedendo le ultime prestazioni della squadra?
Hanno giocatori di grande livello. Abbiamo visto la gara con la Spal, ma quella di domani è un'altra cosa. Il risultato, sia per noi che per la Roma, è la cosa più importante e la qualificazione dipenderà da queste due partite che avremo.

Perché ha deciso di arrivare prima con la squadra a Roma? 
E’ una prassi che facciamo spesso quando il volo prevede più di 3 ore. Noi arriviamo qualche giorno prima perché l’accumularsi di queste ore crea problemi. Non vorrei che sembrasse una non prassi, in realtà anche la Roma pensa di venire a Mosca alcuni giorni prima.

C’è un calciatore della Roma sul quale dedica maggiori attenzioni?
Ovviamente, anche se non si dovrebbe dire, Dzeko, il secondo è De Rossi. Se invece parliamo di un calciatore top è Totti che sono riuscito a vedere in questo stadio, ma non ci sarà. O meglio ci sarà, ma non in campo.

Dzagoev e Vlasic, cosa ne pensa? Sono in forma?  

Vlasic è pronto, Dzagoev ha degli acciacchi che non gli permettono di poter giocare tutta la partita. Spero però di vederlo in campo per gran parte del tempo.

In quali condizioni sono i giocatori?
Quando parliamo di partite del genere dobbiamo avere buona forma fisica, tattica e anche l’ispirazione. Dal punto di vista fisico e tattico giocheremo bene, siamo pronti. Non dobbiamo permettere alla Roma di sfruttare la propria forza.

Sui giovani… 
I giovani sono sempre un vantaggio, ma a volte sono vulnerabili.

Reputa la Roma più o meno forte rispetto a quella dell’anno scorso?
Buona domanda. Tuttavia non credo che debba essere indirizzata a me. E’ un po’ difficile rispondere perché i leader ci sono, ma poi se ne vanno. Bisogna trovare i sostituti di questi leader. Tutti chiedono lo stesso gioco, è una pressione sull’allenatore e sui giocatori.