
Nuova inchiesta sulle commissioni: indagati i procuratori Ramadani e Chiodi. Chieste informazioni a 11 club, compresa la Roma
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Nuova inchiesta nel mondo del calcio, questa volta nel mirino degli inquirenti finiscono i procuratori.
Nell’ambito della nuova inchiesta milanese sul calciomercato, la Guardia di finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Giovanni Polizzi, si è recata nelle sedi di vari club – che non sono indagati – per acquisire la documentazione su molte operazioni di compravendita gestite da Ramadani e Chiodi, tra cui, come riferisce l’agenzia di stampa, quella che ha portato Miralem Pjanic dalla Juve al Barcellona e il passaggio di Federico Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus. Ramadani, inoltre, risulta agente del difensore del Napoli Kalidou Koulibaly e del tecnico della Lazio, Maurizio Sarri.
Al centro della nuova inchiesta milanese sul calciomercato ci sarebbe un presunto sistema attraverso il quale il procuratore sportivo Fali Ramadani, insieme al suo collaboratore e agente Pietro Chiodi, sarebbe riuscito a non versare alcuna imposta in Italia sulle mediazioni e sulle commissioni ottenute dalle compravendite dei calciatori da lui rappresentati. Un sistema che, secondo gli inquirenti, si baserebbe su società all’estero e su un meccanismo, dunque, di «esterovestizione societaria».
Come rende noto la Procura di Milano in una nota, la Guardia di Finanza sta eseguendo 11 richieste di consegna di documentazione, anche informatica, nei confronti di altrettanti club di calcio nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati Ramadani e Chiodi. Da quanto si apprende i club destinatari di questa richiesta sono Juventus, Torino, Inter, Milan, Verona, Spal, Fiorentina, Cagliari, Roma, Frosinone e Napoli.