La furia di Mou e il silenzio della Roma: ecco gli episodi contestati ad Aureliano

La furia di Mou e il silenzio della Roma: ecco gli episodi contestati ad Aureliano

News

Condividi l'articolo

Josè Mourinho ha lasciato lo stadio in silenzio.

Non condividendo la scelta di Aureliano di cacciarlo a pochi minuti dal termine contro l’Atalanta. Ha deciso di non parlare, abbandonando l’Olimpico dopo pochi minuti dal triplice fischio dell’arbitro.

Da lì Tiago Pinto ha comunicato all’ufficio stampa che la Roma sarebbe rimasta in silenzio, per l’ennesima volta. Nessun tesserato ha parlato e mentre Gasperini sottolineava i meriti dell’arbitro nell’aver diretto la gara in un clima da corrida, emergeva con forza nuovamente la tematica di una totale assenza di un dirigente in grado di poter rappresentare il pensiero della Roma.

Come riferisce il Corriere dello Sport sono quattro in particolare gli episodi contestati da Mourinho alla direzione di gara di Aureliano:  il primo, il mancato giallo a Scalvini e poi la sua mancata espulsione dopo che era stato ammonito successivamente. La mancata concessione in diretta del rigore su Karsdorp; la trattenuta su Dybala da parte di Kolasinac non punita e infine l’esplosione nei minuti di recupero dopo una serie di chiamate del fischietto non condivise dal tecnico, che era stato già ammonito.

Il problema è che se non parla Mourinho nella Roma non parla nessuno. In questo caso c’erano anche poche alternative. I Friedkin assenti e sempre silenti. Tiago Pinto dimissionario. La Souloukou, sempre più coinvolta nelle questioni della squadra che però finora non si è mai esposta pubblicamente.