
Kluivert: “Sono certo, avrò successo. Roma la scelta giusta”
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Dopo le considerazioni in città su quel "ora voglio diventare titolare della Roma" lanciato non appena giunto in Nazionale, torna a parlare Justin Kluivert, a margine del match della sua Olanda contro il Perù, del quale ha disputato solo gli ultimi 7 minuti.
"Le voci sul trasferimento? Non è che ne fossi infastidito, ma sono lieto che ora sia alle spalle e che tutti siano rimasti soddisfatti, io sono bravo ad isolarmi. Ora posso finalmente giocare a football. La Roma? Negli allenamenti con l'Ajax c'erano spesso sei gol tra le squadre, qui magari ce ne sono solo due. Tutti vogliono vincere, c'è molto equilibrio. Non che non fosse serio all'Ajax, ma qui è diverso. La convocazione in Nazionale? Sono felice, ma se fossi stato scelto per l'under21 olandese, avrei comunque giocato con molto piacere. Con la Roma il mio obiettivo è diventare un giocatore titolare in questa stagione. Anche io non mi aspettavo di essere schierato in ogni gara in questo momento. Ma sono nelle rotazioni del mister, penso. Imparo molto, cerco di abituarmi a un modo diverso di giocare a calcio il più rapidamente possibile. Alla Roma non mi sento né una prima né una seconda scelta. Un po' entrambe le cose. Ma ho già notato che sto diventando più completo come calciatore. All'Ajax c'era un sacco di talento, con alla Roma ci sono molti giocatori esperti e sul campo sono richieste altre cose rispetto a quelle a cui ero abituato. All'allenatore (Eusebio Di Francesco, ndr) piace vedermi giocare un po' di più all'interno, più vicino all'attaccante. Senza palla devi restare compatto, per poi alzarti immediatamente appena ricevi la sfera. Ci lavoro duro, secondo me sto migliorando. Avrò successo, ne sono sicuro. Fino a quest'estate non avevo mai giocato per un club diverso dall'Ajax. Non che la cosa mi dispiaccia, però. Ma a volte penso per un momento: 'sono rimasto lì'. Sì, anche perché ora sta andando molto bene per loro. Ci sono ancora i miei amici lì, ci ho giocato per così tanto tempo. Ma sono anche in un bel club, eh. Giochiamo anche in Champions League. Sì, prima del sorteggio ho avuto un po' di mal di pancia. Giocare contro l'Ajax sarebbe stato molto speciale. Se è stata una delusione la cessione di Strootman? Sì, Kevin ha giocato a Roma per cinque anni. Insieme a Rick (Karsdorp, ndr), mi ha parlato molto della città, del club. Siamo subito andati a cena noi tre. L'inserimento in squadra? Procede bene, credo. I primi mesi ho vissuto in hotel, ora ho una casetta fuori Roma. Mia madre è lì, la vita italiana mi piace molto. Penso davvero di aver fatto la scelta giusta".