
Roma per sempre. Mourinho: “Progetti per il futuro, posso restare più di due anni”
Rassegna stampa
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Che ci fa José Mourinho, scrive La Gazzetta dello Sport, a una manciata di giorni di distanza da due partite che segneranno il destino della sua stagione, davanti a un plotone di giornalisti rilasciando interviste a raffica, subito dopo aver condotto un allenamento che lui stesso definisce “fake”? «Non sono contento di perdere un giorno di lavoro», dice con faccia contrita.
E se per lui ci fosse un progetto alla Ferguson? Il portoghese sorride: “Dovrei rimanere fino a 79 anni. Troppo“. E allora recita la frase che leggete sopra, aggiungendo: “Sto bene qui e non sto pensando di partire prima della scadenza. Poi vedremo che direzione prenderà, a volte i progetti si avvicinano alle aspettative o si allontanano. Nel calcio conta l’oggi o al massimo il domani. Voglio restare qui anche la prossima stagione: è il modo più obiettivo che trovo per rispondere“.
I crucci non gli mancano. Al di là delle emergenze fisiche (vedi sotto), l’aspetto più difficile è far capire ai suoi che la sfida col Torino è molto importante. “Rischiamo di restare fuori dall’Europa nella prossima stagione – ricorda – ma sento che è più difficile far concentrare la gente prima della finale. Qui c’è un’euforia generale che si sente e che non aiuta. La gente non pensa al Torino. Per me è un problema, lo ammetto. Se fosse per me punterei tutto sulla prossima partita, ma devo convincere tutti gli altri: i giocatori, il mio staff, i medici. Quello che mi dà un po’ di frustrazione è che meritavamo di essere già quinti, e con tanti punti di vantaggio. Tra arbitri, Var, errori nostri, errori anche miei, la sfortuna che abbiamo avuto. Dovevamo essere al quinto posto, ma non ci siamo. E quindi col Torino c’è da giocare una gara in modo serio“.