Roma, febbraio di fuoco: rosa più lunga, ora Mou può scegliere
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FOCUS RETESPORT di Francesco Oddo Casano – Roma-Genoa l’antipasto, poi il primo e il secondo con le sfide di Coppa Italia contro l’Inter a San Siro martedì prossimo e la trasferta a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Pinto ieri, dopo le dichiarazioni di Mourinho espresse nelle ultime conferenze stampa, ha sottolineato a più riprese che ora non è più tempo per disperdere energie sulle strategie di mercato o sui rinnovi, ma concentrarsi esclusivamente sul lavoro da svolgere in campo, con l’obiettivo di migliorare i risultati sin qui acquisiti. Il rientro di Pellegrini è alle porte, quasi certamente il capitano sarà convocato per la sfida col Genoa ma probabilmente partirà in panchina. Gli arrivi di Oliveira e Maitland-Niles, consentono a Mourinho di gestire con maggiore serenità la rosa e anche le rotazioni. Se per tutto il girone d’andata lo Special One non ha quasi mai attinto completamente alla panchina, optando per 2-3 sostituzioni al massimo, adesso con tutta la rosa al completo (eccetto Spinazzola) e gli ultimi acquisti, si potrà mettere in pratica un piano di rotazioni che coinvolga di media 16 giocatori a partita.
Le opzioni tattiche per sabato sono varie: il Genoa gioca 4-3-3, è una squadra che ha disperato bisogno di fare punti e il nuovo tecnico Blessin di certo non appartiene alla scuola italiana dei tecnici ‘speculativi’, ma la Roma rispetto alla sfida di Empoli, scenderà in campo con l’obiettivo di azzannare l’incontro. Ecco che se da una parte il 3-4-2-1 visto al Castellani potrebbe essere riproposto per la qualità di gioco espressa soprattutto nel primo tempo, non è da scartare l’ipotesi di un ritorno al 4-2-3-1 con Oliveira e Veretout davanti alla difesa, Mkhitaryan trequartista alle spalle di Abraham e Zaniolo-El Shaarawy sugli esterni. In entrambe le situazioni Mou avrebbe in panchina uno tra Cristante e Veretout, Pellegrini di rientro dall’infortunio, Shomurodov, ma anche Felix, Kumbulla (più Ibanez in caso di difesa a quattro) Vina che rientrerà nelle prossime ore dall’Uruguay e osserverà forse un turno di riposo. Insomma sei-sette possibilità per cambiare modulo in corsa o consentire delle rotazioni in vista del big match contro l’Inter. Un dato è certo: ora Mou può scegliere.