Roma, ‘assuefazione alla sconfitta’: negli ultimi 3 anni e mezzo perse 37 gare di campionato
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“Nella Roma non si avverte il dolore della sconfitta”.
Negli ultimi 3 anni mezzo, di fatto dopo la semifinale di Champions contro il Liverpool, la Roma ha preso una pericolosa deriva sportiva. Un quinto, un sesto e un settimo posto in campionato, dagli allori della massima competizione europea all’inferno della Conference League. In mezzo un ruolino di marcia tra campionato e coppe a tratti disastroso, con un breve ed unico periodo di parziale continuità in termini di punti conquistati, maturato lo scorso anno tra settembre e febbraio con Paulo Fonseca in panchina.
Per comprendere quanta assuefazione alla sconfitta (o alla mediocrità fate voi) ci sia a Trigoria ormai da diversi anni, basta tirar fuori alcuni numeri piuttosto eloquenti: nel quinquennio dal 2013-14 alla stagione 2017-18, con Garcia-Spalletti-Di Francesco in panchina, la Roma ha perso 58 gare totali tra campionato e coppe, di cui appena 29 su 190 gare totali di Serie A, pari al 15%. In questo arco temporale la squadra giallorossa ha totalizzato 399 punti, circa 80 di media a campionato.
Negli ultimi tre anni e mezzo il decadimento tecnico e di risultati è purtroppo certificato anche dai numeri: già 49 sconfitte maturate, di cui 37 in campionato (su 130 gare disputate il 28%). Di fatto la Roma è come se avesse perso un intero campionato negli ultimi tre e mezzo. Allarmante anche il fatto che molte di queste sconfitte si sono trasformate in autentiche disfatte: 23 gare con 3 o più gol subiti. A Mourinho dunque il compito di far riemergere il club dalle sabbie mobili dell’anonimato.