Roma, mistero Hummels. Il finalista di Champions adesso è la riserva di Celik
Rassegna stampa
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Cinque mesi fa giocava la finale di Champions League con il Borussia Dortmund contro il Real Madrid e poi veniva premiato come miglior difensore della competizione.
Così Hummels non ha ancora giocato un minuto in giallorosso e giovedì sera si è scaldato per quasi un’ora, dall’intervallo alla fine della partita, ricevendo anche gli applausi della Curva Sud e del resto dello stadio. Il discorso tattico di Juric ha un senso: il tedesco dà sicuramente il meglio in posizione centrale. Dove l’analisi dell’allenatore sembra più debole è nel non prendere in considerazione l’idea di schierare insieme Hummels e Ndicka, che per tutto il campionato scorso ha giocato come difensore sul centro-sinistra.
Il franco-ivoriano è veloce e bravo in marcatura, meno nell’impostare l’azione, caratteristica che è invece saliente in Hummels. Con il recupero di Mancini, assente contro la Dinamo Kiev perché influenzato, si riducono praticamente a zero le possibilità di vederlo titolare a Firenze.
Il calciatore e il suo staff – dove è figura di riferimento anche il padre – per ora non hanno forzato la mano e Juric ha riconosciuto la professionalità del difensore. Hummels, però, compirà 36 anni a dicembre e non ha tempo da perdere. Ha preferito la Roma a molte altre squadre, visto che si è liberato dal Borussia Dortmund a parametro zero. Tra tante, aveva ricevuto anche l’offerta del Bologna per giocare la Champions da titolare. Juric ha detto che Hummels “avrà le sue occasioni”, ma alle parole devono seguire i fatti. Altrimenti non è da escludere che a gennaio le strade si possano separare.