Roma, emorragia esterni: ora Zalewski è una necessità

Roma, emorragia esterni: ora Zalewski è una necessità

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Sotterrare ‘l’ascia di guerra’ e reintegrarlo il prima possibile.

La Roma non ha altre chance sul fronte Zalewski. Nonostante le motivazioni anche legittime, almeno dal punto di vista societario, legate alle frizioni con il calciatore e i suoi agenti, Ivan Juric ha espresso a più riprese un’esigenza tecnica e numerica che è apparsi più vivida ieri sera nel corso di Roma-Athletic Bilbao.

L’infortunio di Saelemaekers è il primo elemento sportivo da considerare nell’analisi complessiva che tocca anche la posizione del polacco. Il belga era stato preso per giocare ala destra o sinistra nel 4-3-3, poi era diventato quasi fondamentale già con De Rossi con il passaggio al 3-5-2. L’arrivo di Juric avrebbe reso ancora più importante la presenza dell’ex rossonero.

Senza Saelemaekers, con Dahl di fatto ai margini della rosa e il giovane Sangarè rispedito in Primavera a fare esperienza, Juric ha a disposizione sugli esterni Angelino e El Shaarawy a sinistra, Celik e Saud a destra. Numericamente benino, ma non può bastare. Anche perchè l’arabo, al di là dell’ovazione goliardica del tifo giallorosso, ha mostrato di non essere ancora pronto per il calcio europeo; Celik ora si è fermato per un problema fisico e quindi già con il Venezia sarà mini emergenza.

Chissà che gli ultimi eventi, al netto di ciò che sarà fatto sul mercato a gennaio – con Ghisolfi di nuovo appieno dentro i meccanismi di selezione dei calciatori da acquistare – possano spingere proprio in queste ore la Roma ad accelerare sul fronte rinnovo con gli agenti di Zalewski.

La contrattazione è iniziata, il calciatore è tornato a lavorare in gruppo ma domenica è auspicabile che venga convocato e che possa dare una mano, magari anche solo in corsa, visto che non è reduce da infortuni e ad inizio anno ha disputato comunque tre presenze, di cui una da titolare.